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di  Massimo Reina 

Ci siamo. I signori della guerra in giacca e cravatta hanno finalmente detto la verità. Dopo anni di ipocrisie travestite da "difesa della democrazia", oggi ci spiegano candidamente che per far tornare i conti serve una guerra lunga almeno dieci anni. Non è un sospetto malizioso, è un piano industriale ben documentato. La tedesca Rheinmetall passerà da 100mila proiettili all’anno a 1,1 milioni entro il 2027, un incremento di ben 11 volte. La svedese Saab, non volendo essere da meno, ha raddoppiato la sua produzione di munizioni a 200.000 unità e raddoppierà nuovamente a breve, portandola a 400.000.

 

di  Lorenzo Rossomandi

Davvero i magistrati sarebbero di sinistra?
Davvero sarebbero schierati e intenzionati a far da opposizione a questo esecutivo?
Un po’ di dubbi sarebbero leciti, visto che in questi mesi più volte si sono espressi contro le decisioni di questo governo.
Quindi, sembrerebbe proprio di sì…
Sembrerebbe…

 

di  Guendalina Middei

 

Vedete quello piccolino? Si chiama Cesare. Ha commosso mezzo milione di italiani, e vi assicuro che leggere la sua storia vi cambierà la vita.

Qualche tempo fa mi imbattei nel video di un bambino che scendeva le scale incoraggiato dalla sua mamma. Soltanto dopo un po’ mi accorsi che era cieco. La neurofibromatosi gli ha portato via la vista, e non solo la vista. È successo così che Cesare e la sua mamma sono entrati nella mia vita. Sanno cos’è la paura quando il male di Cesare avanza, e lo inchioda in un lettino d’ospedale e conoscono la gioia di quando questo piccolino riesce a farcela ancora una volta, facendo lo sgambetto alla malattia.

 

di Lorenzo Rossomandi

Un cittadino stava passeggiando nel parco, quando vide seduto su una panchina lo Stato. Inizialmente rimase stupito da quella visione. Non è normale incontrare lo Stato seduto su di una panchina in un parco della propria città.
Dopo i primi momenti di smarrimento decise di approfittare per fargli alcune domande.

 

di  Guendalina Middei

Straordinario! Da brividi! Jannik Sinner ha sconfitto in finale Novak Djokovic, regalandoci una partita a dir poco emozionante che non è stata soltanto una partita ma una lezione di vita!
Ecco, dopo un inizio non esattamente dei migliori, in cui Djokovic gli ha dato del filo da torcere mettendolo in difficoltà, Sinner ha completamente ribaltato l’esito della partita, stracciandolo letteralmente nel finale. «Ho cercato di rimanere molto calmo, di non farmi problemi se sbaglio qualche colpo, ma di continuare ogni giorno con la migliore energia». Perché? Perché non conta come parti, come inizi, ciò che vince alla fine è la COSTANZA, la tenacia, la perseveranza.
E questo Sinner lo sa bene, e non solo sul campo da gioco. Di critiche ne ha ricevute tantissime, da tutti i fronti, ma lui è sempre andato dritto per la sua strada! Fregandosene di chi l’ha insultato, fregandosene dei leoni da tastiera che si sono attaccati ad ogni pretesto per attaccarlo. Perché non conta ciò che ti capita e neanche cosa ti dicono gli altri ma come reagisci a ciò che ti capita. E Sinner ha sempre camminato a testa alta. «Quest’anno ho perso un po’ il sorriso per via dei problemi fuori dal campo. A volte mi tornano in testa, ma cerco sempre di ignorarli e di divertirmi come posso
E sì nell’era del tutto e subito ci ha dato un bellissimo esempio di tenacia, di perseveranza, e di umiltà anche. Perché i veri campioni si riconoscono da questo. E questo non è soltanto un bellissimo esempio di sport ma di vita!

Grazie Sinner per averci regalato EMOZIONI!

 

 

di  Benedetto Maria Ladisa 

Se volete, chiamatela Giustizia Italiana.
Sentenza molto discutibile, quella di lunedì 14 Ottobre, con la quale il Tribunale di Vicenza ha condannato a soli 4 anni il conducente del Camion che investì e uccise due anni fa il nostro campione di ciclismo DAVIDE REBELLIN (nella foto).
DAVIDE aveva 51 anni e dopo una carriera di oltre 30 anni, era ancora innamorato del ciclismo e amava allenarsi spesso. Il 30 Novembre 2022, quasi due anni fa, si stava allenando lungo la Regionale 11, a Montebello Vicentino, quando all'improvviso fu investito da un camion. L'autista, un tedesco di nome Wolfgang Rieke, dopo averlo investito, fuggì in Germania. La telecamera, di un ristorante vicino al luogo dell’incidente, aveva ripreso tutto.

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