Colors: Red Color

 

di  Lorenzo Rossomandi

 

Orgoglio italiano?
Certo, ma dipende.
Visitando il MET a New York e constatato che sono esposte numerosissime opere d’arte di artisti italiani.

Prima reazione: cosa cavolo ci fa tutto questo patrimonio a New York?
Seconda reazione: come hanno fatto ad averle qui?
Terza reazione: caspita! Ce l’avranno rubate, sti str@nzi!

 

di  Monica Vendrame 

 

Oggi, 2 novembre, giornata dedicata ai Defunti, vogliamo ricordare i nostri Cari con questa bellissima riflessione scritta dal teologo, filoso Vito Mancuso

 

di  Nicoletta Toselli

 

L'edizione 2025 del Calendario Storico dell'Arma dei Carabinieri si presenta come un'opera unica, capace di unire l'arte, la letteratura e l'impegno sociale. Dedicato al tema "I Carabinieri e i giovani", il calendario si avvale del talento di due celebri personalità dello scenario artistico-letterario italiano: Marco Lodola e Maurizio de Giovanni.

 

di  Guendalina Middei 

 

Qualcuno deve pur dirlo, anche a costo di andare controcorrente! 
Ecco, lasciatemele dire io sono contraria alla «maternità surrogata.» O meglio, diciamolo chiaro e tondo, maternità surrogata, utero in affitto significa sfruttamento. Sfruttamento della disperazione altrui, della povertà altrui, del corpo di chi, senza speranze e prospettive, mette letteralmente in vendita il proprio utero. A nessuna donna sana di mente, a nessuna donna che vive una vita dignitosa dal punto di vista economico verrebbe mai in mente di impiantarsi nel proprio corpo il seme e gli ovuli di due completi estranei e affrontare i rischi di una gravidanza e tutto ciò che comporta una gravidanza così per… divertimento. Per puro spirito di altruismo.

 

di  Massimo Reina 

 

Mentre la Georgia si affaccia su un periodo di crescente tensione interna e il presidente del Parlamento, Shalva Papuashvili, accusa l'ingerenza di organizzazioni non governative con “dati fasulli” che getterebbero fango sulle elezioni, l'intera faccenda ha il sapore dell’eterno ritorno delle interferenze pilotate. A ogni latitudine, troviamo i soliti "ingredienti": ONG “amiche” della libertà, finanziate da potenze straniere, report dai toni apocalittici e un occhio benevolo da Washington, che guarda con evidente preoccupazione qualsiasi avvicinamento georgiano al vicino russo.

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