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di  Monica Vendrame

 

Non è certo un segreto che le relazioni tra Volodymyr Zelensky e Donald Trump non siano mai state facili, ma recentemente le dichiarazioni dell'ex presidente americano sembrano aver posto fine a ogni possibile distensione. Secondo Trump, Zelensky avrebbe fallito nel gestire l'invasione della sua nazione, accusandolo non solo di non aver previsto e impedito il conflitto, ma anche di essere ormai un leader con un consenso vicino allo zero. L’affermazione secondo cui il presidente ucraino goda di un misero 4% di approvazione, se fosse vera, sarebbe devastante: non solo segnerebbe la fine della sua carriera politica, ma getterebbe ombre sul suo ruolo in una guerra che ha causato enormi sofferenze al popolo ucraino.

Trump si scaglia contro la gestione del conflitto, le sue critiche sono aspre e dirette. In un discorso in cui ridicolizza Zelensky, lo accusa di non aver fermato la guerra quando ancora c’erano le condizioni per farlo. Secondo lui, Kiev avrebbe potuto raggiungere un accordo con la Russia, evitando la distruzione di gran parte del Paese e la morte di migliaia di ucraini. Anzi, Trump va oltre e sostiene che fu Biden a bloccare la pace, spingendo gli ucraini a combattere una guerra inutile e devastante. Ma la critica che fa più rumore è la richiesta di elezioni immediate, con Trump che afferma che la popolarità di Zelensky è ormai ridotta ai minimi termini, mettendo in dubbio la sua legittimità a continuare a guidare l’Ucraina.

Il Presidente americano non risparmia critiche nemmeno sugli aiuti economici. Accusa l’Ucraina di non rendere conto dei 350 miliardi di dollari inviati dagli Stati Uniti, suggerendo che una buona parte di questi fondi sia andata dispersa senza che ci sia traccia di dove siano finiti. Per Trump, una tale opacità rappresenterebbe un ulteriore scandalo che, se non risolto, potrebbe trasformarsi in un boomerang per Zelensky e per il futuro del suo governo.

Contrariamente a quanto affermato da Trump, gli ultimi sondaggi condotti in Ucraina raccontano una storia diversa. Nonostante le difficoltà del conflitto e l’indubbio logorio che ha subito, la fiducia nei confronti di Zelensky sembra essere ancora solida. A febbraio, il 57% degli ucraini ha dichiarato di continuare a fidarsi del presidente, con solo il 37% che esprime dubbi. Sebbene il dato rappresenti un calo rispetto ai livelli esorbitanti registrati all'inizio della guerra, la sua posizione rimane di gran lunga più forte rispetto al 4% indicato da Trump. Nonostante questo, alcuni esperti sostengono che la legittimità politica di Zelensky sarà messa alla prova se la guerra dovesse prolungarsi senza una fine chiara.

Un episodio curioso ha visto coinvolto Oleksandr Dubinsky, un ex membro del partito di Zelensky che ha avuto un ruolo di spicco nelle sue prime fasi politiche, ma che successivamente è stato incarcerato con l’accusa di tradimento. Dubinsky ha recentemente lanciato un sondaggio sarcastico sui suoi social, in cui il 97% dei partecipanti avrebbe scelto di votare per uno "spazzolone" piuttosto che per Zelensky. Sebbene sia chiaro che si tratti di una provocazione, il dato ha attirato l'attenzione di Trump, che ha colto l'occasione per ribadire la sua tesi sul disastro politico di Zelensky.

Il presidente ucraino non ha tardato a rispondere, definendo le parole di Trump come un esempio della "disinformazione russa". Zelensky ha promesso di effettuare un sondaggio a livello nazionale per confrontare la sua popolarità con quella di altri leader occidentali, affermando che chiunque tenti di sostituirlo ora troverà sulla sua strada una forte opposizione. La sua risposta, sebbene ferma, dimostra quanto il clima politico interno sia teso e la fragilità della sua posizione.

Trump, Zelensky e la Russia: un legame controverso Le critiche di Trump, che parlano di elezioni in Ucraina, sono state lette da molti come un favore a Mosca, ma l’ex presidente americano ha dichiarato che la richiesta di elezioni proviene da una serie di Paesi, non solo dalla Russia. La frattura tra Trump e Zelensky, già evidente per via delle tensioni politiche e dell’Ucrainagate, ha avuto un impatto su entrambi i leader, ma il gioco di alleanze e le manovre politiche si stanno facendo sempre più complicate. Gli osservatori ucraini sono scettici riguardo alla possibilità di un cambiamento di leadership, convinti che qualsiasi tentativo di negoziare con la Russia finirebbe con il fallire. Nonostante le divergenze, tuttavia, la situazione rimane in continua evoluzione.

Chi potrebbe prendere il posto di Zelensky? Se Zelensky dovesse essere costretto a fare un passo indietro, ci sono diversi nomi che potrebbero entrare in scena come possibili successori. Il generale Valeri Zaluzny, recentemente allontanato da Zelensky, è una figura che ha guadagnato molta popolarità grazie alla sua gestione delle forze armate. Inoltre, il capo dei servizi segreti Kyrylo Budanov è un altro personaggio che gode di una certa considerazione. Tuttavia, la politica ucraina è sempre stata imprevedibile, e i margini per cambiamenti improvvisi sono sempre ampi.

Quello che emerge da questa situazione è una combinazione di fattori difficili da interpretare. Da una parte, le accuse di Trump, con toni forti e provocatori, alimentano un clima di incertezza che minaccia di minare la posizione di Zelensky. Dall'altra, la sua figura continua a essere sostenuta dalla maggior parte degli ucraini, anche se la guerra e le difficoltà quotidiane potrebbero portare a un cambiamento. Il futuro politico dell’Ucraina appare più incerto che mai, con un'eventuale elezione che potrebbe cambiare profondamente gli equilibri interni e internazionali.
 

 * foto di copertina di  Adnkronos

 

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Info Autore
Monica Vendrame
Author: Monica Vendrame
Biografia:
Vive a Pegli (Genova). Direttrice editoriale del quotidiano online "La Voce agli Italiani" e collaboratrice/redattrice del periodico "La Voce del Savuto". E' vicepresidente dell'Associazione culturale "Atlantide - Centro studi nazionale per le arti e la letteratura" e promotrice di eventi culturali. E' una persona curiosa, sempre attenta al mondo che la circonda. La conseguenza naturale di questo suo modo d'essere è il desiderio di leggere, di rimanere sempre aggiornata su svariati argomenti, quelli che colpiscono la sua sensibilità. Nutre un amore sviscerato per tutti gli animali. Si diletta a scrivere poesie e a catturare immagini che la emozionano con la sua macchina fotografica. Attualmente sta lavorando al suo primo volume di liriche che vedrà la luce nel 2025.
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