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di  Monica Vendrame 

Roma sta per compiere un gesto d’amore verso i suoi abitanti a quattro zampe. A partire dal 2027, la capitale avrà il suo primo ospedale veterinario pubblico, un luogo che non sarà solo una struttura sanitaria, ma una vera e propria casa di cura per gli animali bisognosi. Un progetto che nasce dal cuore, ispirato dall’esperienza di Napoli, e che promette di cambiare la vita di tanti cani, gatti e delle famiglie che li amano.

I lavori inizieranno il 27 febbraio al canile della Muratella, un luogo simbolo per chi si batte per il benessere animale. Entro dicembre 2026, quei locali diventeranno un punto di riferimento per la cura e l’accoglienza: un pronto soccorso sempre attivo, sale operatorie all’avanguardia, spazi di degenza e laboratori diagnostici. Ma non è solo una questione di macchinari e tecnologie. È un progetto che parla di rispetto, di attenzione, di quella cura che ogni creatura merita.

L’ospedale, che sorgerà su un’area di 916 metri quadrati, sarà suddiviso in tre aree distinte ma comunicanti:

  • Un’area dedicata al pronto soccorso, con un’infermeria per le emergenze e interventi tempestivi.

  • Un’area per le sale operatorie, dotata di due sale chirurgiche complete di servizi annessi.

  • Un’area dedicata alla degenza post-chirurgica e alla terapia intensiva, con box appositamente progettati per i cani, oltre a spogliatoi e servizi igienici per il personale.

Non mancheranno un laboratorio radiografico e un laboratorio analisi, fondamentali per diagnosi precise e tempestive. Inoltre, ci saranno spazi dedicati al relax del personale, perché chi si prende cura degli animali merita a sua volta attenzione e rispetto.

Inizialmente, l’ospedale si occuperà degli animali già ospitati nelle strutture comunali, ma l’obiettivo è andare oltre. Presto, potrebbe aprire le porte anche a chi adotta un cane o un gatto da un canile o un’oasi felina, offrendo un sostegno concreto a chi decide di dare una seconda chance a un animale in difficoltà. E c’è di più: si sta valutando di estendere il servizio alle famiglie a basso reddito, perché nessuno dovrebbe rinunciare a prendersi cura di un amico peloso per mancanza di risorse.

Dietro questo sogno c’è il lavoro di tante persone: il sindaco Roberto Gualtieri, l’assessora all’Ambiente Sabrina Alfonsi, veterinari, università e volontari che hanno creduto in questo progetto fin dall’inizio. «Roma è una città grande, e questo ospedale è un segnale importante: vogliamo essere una capitale che non dimentica i più indifesi», ha detto Gualtieri. Alfonsi, dal canto suo, ha ricordato con emozione le visite all’ospedale di Napoli e l’entusiasmo nel vedere i lavori partire.

Ma ciò che rende davvero speciale questo progetto è la sua anima. Non si tratta solo di costruire un edificio, ma di creare un luogo dove ogni animale possa sentirsi al sicuro, curato e amato. Un posto dove un cane randagio potrà ricevere le cure di cui ha bisogno, dove un gatto ferito troverà rifugio, e dove le famiglie che adottano sapranno di non essere sole.

E mentre le ruspe si preparano a trasformare il canile della Muratella, c’è già chi sogna il giorno in cui quei locali accoglieranno i primi pazienti. Perché questo ospedale non è solo una struttura: è una promessa. La promessa di una città che sceglie di prendersi cura dei più piccoli, di quelli che non hanno voce ma che sanno donare amore incondizionato.

Roma sta per diventare un posto migliore, non solo per le persone, ma per tutti gli esseri viventi che la abitano. E questo è un regalo che vale più di qualsiasi cifra o progetto. È un atto d’amore, puro e semplice.

Perché ogni zampa merita di essere accarezzata, ogni vita merita di essere salvata.

 

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Info Autore
Monica Vendrame
Author: Monica Vendrame
Biografia:
Vive a Pegli (Genova). Direttrice editoriale del quotidiano online "La Voce agli Italiani" e collaboratrice/redattrice del periodico "La Voce del Savuto". E' vicepresidente dell'Associazione culturale "Atlantide - Centro studi nazionale per le arti e la letteratura" e promotrice di eventi culturali. E' una persona curiosa, sempre attenta al mondo che la circonda. La conseguenza naturale di questo suo modo d'essere è il desiderio di leggere, di rimanere sempre aggiornata su svariati argomenti, quelli che colpiscono la sua sensibilità. Nutre un amore sviscerato per tutti gli animali. Si diletta a scrivere poesie e a catturare immagini che la emozionano con la sua macchina fotografica. Attualmente sta lavorando al suo primo volume di liriche che vedrà la luce nel 2025.
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