Sacerdotessa o strega?
Figura culturale della terra di Sardegna, il suo nome deriva dallo spagnolo “acabar”, Finire.
Una foto postata su Facebook apre uno spiraglio per portare nel centro collinare del Savuto il record per il vicolo più stretto d’Italia.
Ingredienti per 4 persone
4 fettine di vitello
8 carciofi
3 cucchiai di olio extra vergine di oliva
1 spicchio di aglio
Sale q.b.
Prezzemolo q.b.
1 limone
Preparazione
Togliete le foglie più dure dei carciofi, tagliate le punte, divideteli a metà, eliminate la barbetta centrale e tagliateli a spicchi. Man mano che li pulite immergeteli in una ciotola di acqua con il succo di un limone. Fate cuocere i carciofi nell’acqua bollente salata per circa 10 minuti. Mettete l’olio in una padella e fate rosolare lo spicchio di aglio, aggiungete le fettine di carne, mettete il sale, coprite con un coperchio e lasciatele cuocere. A cottura ultimata togliete le fettine di carne dalla padella, adagiatele in un piatto e tenetele in caldo.
Sgocciolate i carciofi, metteteli nel fondo di cottura della carne e lasciateli insaporire per circa 5 minuti.
Disponete le fettine di vitello su un piatto da portata, adagiate sopra i carciofi, cospargete con il prezzemolo tritato e servite.
l telaio è uno strumento di lavoro molto antico, sul quale si è basata l'arte tessile calabrese, creata e curata dalle donne, che svolgevano l'attività di tessitura insieme alle altre attività domestiche.
Quando gli uomini vivevano con la natura, nel tempo dell'anno che il Sole ritornava a salire nel cielo, sentivano di dover festeggiare il grande avvenimento adornando un abete nella foresta e, nella radura luminosa, con danze e canti si rallegravano nel cuore. Poi, dal Paese dove il mare non gelava mai, un giorno arrivarono alcuni uomini ad annunciare la Grande Novella: era nato Uno che portava la luce. La luce dentro di noi, non fuori di noi. Così per festeggiare quest'Uomo unirono la sua nascita alla festa del Sole.... Quindi gli alberi di Natale servono per ricordare il ritorno del Sole e la nascita di Cristo".
(Mario Rigoni Stern)
Molti di noi hanno cantato ogni anno da bambini "Tu scendi dalle stelle" e tornano a cantarla in questi giorni per le feste. Infatti sonoi versi diuna poesia che non è solamente una poesia, ma è anche una canzone, anzi una delle canzoni di Natale più amate e più commoventi.
Di canzoni natalizie ne esistono tante, tutte belle e ciascuno di noi ha la sua preferita. Ma "Tu scendi dalle stelle" merita un "elogio" particolare: è l'unica canzone di Natale composta da un Santo. A scriverne le parole e la musica fu infatti un grande Santo napoletano: Sant'Alfonso Maria de' Liguori (1696-1787), il più grande missionario della Chiesa italiana del Settecento, fondatore dei Padri Redentoristi, che fu un teologo così sapiente da essere proclamato "Dottore della Chiesa".