Pin It

 

di  Imma Pontecorvo

Tra il profumo di salsedine e il cullare del mare. naviga da quasi un secolo la nave scuola più bella d’Italia della Marina Militare: l’Amerigo Vespucci.

Elegante e fiera svetta tra l’ondeggiare del blu gigante che bacia il bagnasciuga e accarezza gli innumerevoli porti del mondo.
Sin dal suo varo, nel lontano 1931, la Vespucci ha contribuito alla formazione di intere generazioni di ufficiali ed ha rappresentato – e continua a farlo - il nostro Paese nelle acque internazionali.

 

 

Oltre alla sua importantissima funzione educativa, infatti, l’Amerigo Vespucci è sin da subito diventata un’icona della tradizione navale italiana. Ancora oggi, grazie anche al suo profilo inconfondibile, continua ad essere motivo d’ammirazione del Paese in tutto il globo.
La storia della Nave “Amerigo Vespucci” risale agli anni 20’ del Novecento. Proprio a quei tempi, infatti, la Regia Marina avvertì la necessità di possedere una nuova nave scuola, nel contesto della formazione degli ufficiali.
Del progetto se ne occuperò Francesco Rotundi – Ammiraglio appartenente al Genio Navale della Regia Marina - il quale decise di ispirarsi ad altre navi a vela del XIX secolo: le cosiddette fregate a tre alberi.
La costruzione dell’Amerigo Ves
pucci avvenne posso il Cantiere Navale di Castellammare di Stabia; la giornata più importante per la nave militare si ebbe nel 1931, in particolare il 22 febbraio quando si celebrò il varo in mare. L’Amerigo Vespucci fu ufficialmente in servizio a partire dal mese di giungo dello stesso anno, dopo essere stata consegnata il 26 maggio alla Regia Marina.
Assieme alla Nave Militare Vespucci ne fu costruita un’altra: la “Cristoforo Colombo”. Rotundi se ne occupò personalmente, volendo creare due navi “gemelle”. Sebbene questo sia rimasto il sostantivo utilizzato per indicare le due navi, queste ultime presentano alcune differenze come, ad esempio, il fatto che la Colombo presenti due eliche e la Vespucci una.
Nel 1946 la Colombo fu ceduta alla Russia in conto riparazioni di guerra e risulterebbe essere stata radiata nel 1972 e quindi disalberata e demolita.

Dal punto di vista strutturale, l’Amerigo Vespucci fu pensata per essere una nave imponente e questo lo si osserva dalla sua struttura in acciaio interamente rivestita da fasciame in legno.
La sua superficie velica è di oltre 2800 metri quadrati e l’altezza massima dei suoi alberi è di 54 metri: queste misure fanno ben comprendere l’imponenza della Nave e il fortissimo richiamo delle navi di quell'epoca con la caratteristica pitturazione a strisce bianche e nere, il ricco decoro in stile liberty, le lavorazioni in legno e ottone, e le ampie superfici vetrate esterne.
Molte parti della nave sono in legno anche per gli interni: la battagliola e la timoneria in gmogano teak così come per il ponte di coperta, , teak e legno santo per le attrezzature marinaresche, frassino per i carabottini, rovere per gli arredi del Quadrato Ufficiali e per gli alloggi degli Ufficiali, mogano e noce per la Sala Consiglio.

 

SALA DA PRANZO 

 

INTERNO PLANCIA PRODIERA

 

La propulsione più importante della Vespucci è data dalle sue vele, 24 per la precisione, ma ha anche un motore elettrico - prima a combustione - utile nei casi di navigazione in assenza di vento.

La sua struttura imponente è capace di ospitare un equipaggio di 264 persone. Con una lunghezza di 100 metri e una larghezza massima di 15,5 metri la nave ospita, di fatto, ufficiali, sottufficiali, marinai e allievi.


Dall’anno 1946 sino al 1952 la nave Amerigo Vespucci è stata la sola nave scuola a vela della Marina Militare. Fu proprio nel ’52, infatti, che entrò in servizio “Ebe”, un brigantino della Marina costruito negli anni ’20.
Dal ’55, poi, la Vespucci è stata affiancata da un altro veliero: "Palinuro".
Sebbene nel corso del tempo siano state acquistate dalla Marina Militare più giovani nave-scuola, l’Amerigo Vespucci è la nave più anziana ancora in servizio.
Presso la Nave Scuola Amerigo Vespucci la Marina Militare forma i propri Ufficiali. Si contano, sino ad adesso, più di 70 crociere addestrative
La possibilità offerta agli allievi Ufficiali è anche quella di poter confrontarsi con differenti condizioni di navigazioni e culture oltre che di mettere in pratica tutte le conoscenze teoriche acquisite, sperimentando la vita di bordo e affinando la capacità di comando da una parte e di gestione dell’equipaggio intero, dall’altra.
Sebbene la Vespucci sia stata progettata come nave scuola bisogna riconoscerle gli ulteriori ruoli che ha avuto quale simbolo del Paese nelle missioni diplomatiche e di rappresentanza.
Questo è avvenuto sin dalla Seconda Guerra Mondiale quando la nave, rimasta ormeggiata per diverso tempo per evitare d’essere coinvolta nel conflitto, partecipò a diverse missioni di rappresentanza in tutto il globo.
È anche per la sua bellezza che la nave scuola viene spesso invitata a numerose manifestazioni navali.

La Nave Amerigo Vespucci, mantenendo le sue rifiniture di prestigioso e la struttura portante che l’ha accompagnata dalla sua costruzione finora, è stata oggetto nel corso del tempo di alcuni interventi di modernizzazione. Tra questi, quello del 2013 con l’obiettivo di rendere la nave tutta più efficiente dal punto di vista della sostenibilità ambientale: è stato introdotto, infatti, un impianto moderno di propulsione ibrida, oltre che un nuovo sistema di gestione dei rifiuti.
Le innovazioni apportate hanno fatto sì che l’Amerigo Vespucci continuasse a solcare i mari del mondo con la stessa maestosità di sempre, ma con una nuova consapevolezza ambientale, capace di affrontare le sfide del futuro nel rispetto degli ecosistemi marini.
L’Amerigo Vespucci continua, ad oggi, ad essere uno dei più importanti simboli della Marina Militare italiana, oltre che un simbolo d’orgoglio e rappresentanza della nazione intera. È stata definitaLa più bella nave del mondoe nel 1962 ha ricevuto il premio Chigiana quale migliore opera d’arte navale.
Ogni anno con le sue crociere addestrative tocca i porti di tutto il mondo; la sua presenza è sempre ben accolta, suscitando stupore ed entusiasmo tanto da attrarre migliaia di visitatori.
E’ possibile, infatti, visitarla, quando è in porto, con tour aperti al pubblico offrendo un’occasione unica per esplorare il prestigioso veliero e scoprire i segreti della vita di bordo.
Dopo il grande successo del Tour Mondiale 2023-2025, la Nave Amerigo Vespucci il 1 marzo è rientrata in Italia, a Trieste, dove è stata accolta dall'Inno Nazionale e dal sorvolo delle Frecce Tricolori a cura della Pattuglia Acrobatica Nazionale dell’Aeronautica Militare che hanno accompagnato lo storico veliero durante l'inizio delle manovre di ormeggio.
In mare anche 1333 barche da quelle a vela a quelle a motore, dalle canoe ai sup. iscritte alla "Barcolana Special Edition" e dieci imbarcazioni del "Marina Militare Nastro Rosa Tour", il giro d’Italia in barca a vela.

 

Da Trieste avrà inizio il Tour Mediterraneo, di seguito tutte le 17 tappe:

- Trieste: 1-3 marzo
- Venezia: 27-31 marzo
- Ancona: 1-3 aprile
- Ortona: 4-6 aprile
- Durazzo: 8-11 aprile
- Brindisi: 12-15 aprile
- Taranto: 16-22 aprile
- La Valletta: 25-29 aprile
- Porto Empedocle: 30 aprile
- Reggio Calabria: 3-6 maggio
- Palermo: 7-11 maggio
- Napoli: 13-17 maggio
- Cagliari: 19-24 maggio
- Gaeta: 26-29 maggio

- Civitavecchia: 30 maggio-3 giugno
- Livorno: 4-8 giugno
- Genova: 10 giugno

Le visite sono gratuite e aperte a tutti, dalla durata di 25 minuti circa, previa prenotazione obbligatoria tramite il sito ufficiale tourvespucci.it, selezionando data e orario della visita.

 

 

 

 

Pin It
Info Autore
Imma Pontecorvo
Author: Imma Pontecorvo
Biografia:
Imma Pontecorvo nasce a Vico Equense e vive a Piano di Sorrento, sulla Costiera Sorrentina. Consegue il diploma magistrale, seguito da quello tecnico commerciale, quindi la Laurea in Scienze dell’Educazione, indirizzo Educatore Professionale, presso l’Università Suor Orsola Benincasa, di Napoli. Accanto alla sua professione come docente non ha mai smesso di coltivare quella che è la sua più grande passione: la scrittura. Ama scrivere fin dai tempi dell’adolescenza e partecipando a concorsi letterari, sia a livello nazionale che internazionale, si è aggiudicata diversi premi e riconoscimenti. Vincitrice -nella sezione favola- al 4° Concorso Artistico Letterario Nazionale "Perdersi nell'amore" " promosso dall'Associazione "Atlantide" - Centro studi per le arti e la letteratura - Cosenza/Genova, 2020 con l'opera “Nico e il fantastico mondo del mare “, ha al suo attivo varie pubblicazioni che abbracciano diversi generi, dalle sillogi di poesie, ai romanzi rosa fino ai racconti di formazione per ragazzi. @immalibri
I Miei Articoli