Viterbo / Sant’Angelo, il paese delle fiabe
di Roberta Mezzabarba
Come diceva Walt Disney?
Se puoi sognarlo puoi farlo!
Ecco a Sant’Angelo la fiaba è diventata realtà e ha salvato un paese.
di Roberta Mezzabarba
Come diceva Walt Disney?
Se puoi sognarlo puoi farlo!
Ecco a Sant’Angelo la fiaba è diventata realtà e ha salvato un paese.
di Fiore Sansalone
La domenica delle Palme, la festa per antonomasia dei contadini, rappresenta uno degli appuntamenti religiosi più importanti dell’anno. Una ricorrenza tradizionale legata allo scambio di palme e di ramoscelli di ulivo e di alloro, che assume un significativo valore per le virtù magiche e miracolose attribuite a queste piante.
di Anna Maria Stefanini
“La fiera dell’Annunziata nun c’aric’è”. Così si direbbe in viterbese. Il 25 marzo a Viterbo, negli anni prima del Covid-19, era sempre una festa. Oggi, no. Nessuna fiera e niente festa a Viterbo, come lo scorso anno. Si sta a casa, a ricordare.
di Adelaide Baldi
Nel Cilento Antico, zona del monte della Stella in provincia di Salerno, dalla metà del secolo XVIII il rituale del Venerdì Santo praticato dalle congrèe (confraternite) è il momento più sentito del ‘folklore’ religioso da parte della gente dei paesi di questo comprensorio. Inoltre è un momento di aggregazione che difficilmente capita in altre circostanze.
di Luisa Di Francesco
Taranto: la città dei due mari, il Mar piccolo e il mar Grande con il Ponte Girevole a far da giunto. È questa l’immagine prima della città, il ricordo immediato che compare nella memoria, la cartolina più nota a chiunque abbia almeno una volta sentito parlare di questa città.
La Santa Pasqua apre uno scenario di riti pregni di forte spiritualità e tradizioni in cui la Penisola Sorrentina si identifica.
TAVERNA (Catanzaro) - Questo è il periodo della Passione, negli ultimi due anni una vera passione per tutti.
Come sempre, in detto periodo, che corrisponde alla Quaresima, si organizzano ‘A Pigghjata’ oppure ‘A Naca’ o l’Opera, manifestazioni religiose che fanno parte del nostro costume e della nostra vita e che sono incentrate sulla Passione e Morte di Cristo. Non solo qui a Taverna, anche in vari paesi calabresi e non. Ma, come si dice, “ssi cce misu ‘u diavulu” e, quando c’è quello, si può dire addio a tutto, proprio a tutto ciò che si è programmato da mesi (pure anni) con cura, amore e dedizione. Cosicché, anche quest’anno (e chissà per quanto tempo ancora), sarà così.