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Si proprio lui. Quel marciatore con i baffi e la canotta arancione della Podistica Solidarietà che in ogni gara esibisce con orgoglio la sua fede calcistica indossando una bandana giallorossa sui capelli inevitabilmente imbiancati dalle 67 primavere trascorse. I suoi record sono davvero invidiabili: oltre cento maratone, cinque 100 km del Passatore e tutte le Maratone di Roma fin qui svolte. In particolare questa sua assidua partecipazione alla più importante corsa della capitale gli è valsa il titolo di Senatore della Maratona di Roma. Oltre a queste corse Romano ha partecipato a oltre 2000 gare in tutta Italia e sulle varie distanze. Nel suo libro di alcuni anni fa “Se le mie scarpe potessero parlare” Romano racconta la sua storia, la storia di un atleta straordinario e stimato. Un escursus interessante e appassionato sul mondo del podismo visto da un’angolazione diversa: dalla coda. Un agonismo anomalo, senza esasperazioni ed ansie da prestazione, dove l’unico obiettivo è quello di arrivare. Tagliare il traguardo diventa l’unica vittoria possibile e questo la gente lo capisce, per questo ama questo marciatore, simbolo positivo e impareggiabile di uno sport dall’anima popolare. Esattamente come quella di Romano Dessì. 

 

L’esponente messinese, Ella Bucalo (FdI), sollecita lavoro, sicurezza, libertà e questo è il suo pensiero al riguardo:
“Attività fondamentali bloccate, limiti alla libertà personale, persino il benessere fisico e psicologico, l’attività sportiva di gruppo, ci è stato sottratto. Per non parlare della forzata lontananza dagli affetti familiari e dagli amici. Tutto questo ha rappresentato, e ahinoi continua a rappresentare, un’emergenza che sembra non avere fine. Si aprono spiragli, barlumi di riaperture a singhiozzo, coprifuoco allungato alle 23, ma va meritato. Ma la verità è che siamo stanchi di lottare per meritare quello che ci è dovuto. È il momento di dire basta. E lo dico sposando, in primis, la causa dei ristoratori, dei titolari di Bar, di Palestre, Cinema e Teatri, ingannati con promesse di riaperture se solo avessero adeguato alla normativa anticovid i propri locali. E giù con spese per rispondere alla chiamata del Governo. Risultato? Chiusi da mesi, sedie rivoltate sui tavoli nei Ristoranti e i Bar, Palestre deserte e sipario calato nei Cinema e nei Teatri. Nonostante abbiano rispettato le regole, inserito i protocolli sanitari imposti. Il danno e la beffa. Ora, questo Governo, ‘quello dei Migliori’, quello che non è riuscito a trovare soluzioni adeguate a quell’Italia che continua a gridare e scendere in piazza, è chiamato a dare lavoro, sicurezza e libertà”.
Conclude così, Ella Bucalo, deputato di Fratelli d’Italia.

 

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