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di Anna Maria Stefanini

ROMA – “Raffaella ci ha lasciati. E’ andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre”. Con queste parole Sergio Iapino dà il triste annuncio unendosi al profondo dolore degli adorati nipoti Federica e Matteo, di Barbara, Paola e Claudia Boncompagni, degli amici di una vita, dei collaboratori più stretti e di tutti gli italiani.

 

di Monica Vendrame

COSENZA - Anche quest’anno si è conclusa con grande successo la 12esima edizione del “Festival dell’Energia e dell’Acqua”. Una tre giorni , conclusasi venerdì 25 giugno, nel corso della quale si è discusso di due beni preziosi e fondamentali per l’uomo: l’energia e l’acqua. Sono state trattate diverse tematiche, quali la potenzialità del settore tramite la sua sostenibilità e l’innovazione tecnologica e di come si possano creare possibilità di crescita. Nello specifico, si è discusso dei cambiamenti climatici, della gestione sostenibile delle risorse idriche, del rischio idrogeologico e della riqualificazione urbana, dell’energia rinnovabile e della transizione energetica, dei finanziamenti europei e delle città sostenibili.

di Paolo Russo

«Raffaella ci ha lasciati. È andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre». Così Sergio Japino, compagno della showgirl bolognese, ha dato notizia della morte di Raffaela Carrà.

 

Triplicato il numero dei migranti inghiottiti dal Mediterraneo. “Vite umane ”! Spesso considerate di serie “B” 

 

di Ornella Gatti

Mentre il mondo concentra le sue forze per sconfiggere la pandemia, e lentamente riesce, con le dovute cautele, a intensificare mezzi e sforzi per riuscirvi, di là dal mare, il mostro da sconfiggere resta sempre lo stesso: la fame. Una fame, in senso stretto, per mancanza di risorse, povertà assolute, scenari drammatici di guerre e carestie; ma anche una fame di evoluzione, di progresso, di desideri, nella speranza di una realtà più fortunata. Sono oltre 500 i migranti morti nel Mediterraneo dall’inizio del 2021. Un’ecatombe silenziosa di vite umane, che ripetutamente leggiamo in cronaca, senza che ciò susciti, forse neanche più, riflessioni e sussulti nell’animo. Un altro naufragio, visibile o invisibile, che si schianta contro un incrollabile muro d’indifferenza. Non è tollerabile che vite perse in mare, non suscitino reazioni e risposte umanitarie, a livello internazionale. La democrazia, le istituzioni, la politica dovrebbero garantire un’esistenza degna e libera ad ogni essere umano sulla terra. Sono vite umane! Non maledette esistenze di serie “B”. 

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