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di Giovanni Macrì

Comincia col botto l’anno a Messina! Anzi con un omicidio e un ferimento!

Giovanni Portogallo, 31enne, già noto alle forze dell’ordine, mentre nelle prime ore del pomeriggio, intorno alle 14:30, era alla guida di una moto assieme a Giuseppe Cannavò è stato attinto da diversi colpi di pistola esplosi da ignoti in via Edoardo Morabito, nel rione di Camaro San Luigi a Messina.

 

Riceviamo e pubblichiamo integralmente l'intervento del Segretario nazionale e del responsabile immigrazione del Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea.

<<Nella notte di capodanno non ci sono stati solo i fuochi d'artificio ma anche quelli della vergogna: un incendio - l'ennesimo - si è sviluppato nella tendopoli di Rosarno mettendo a rischio la vita di più di mille immigrati. Solo per un caso fortuito, questa volta non ci sono vittime ma le fiamme che hanno distrutto tende e baracche ci ricordano che in Italia non si garantisce un alloggio dignitoso e sicuro a lavoratrici e lavoratori che si spaccano la schiena nei campi. In Calabria, Basilicata e in Puglia, più in generale in tutte le aree rurali in cui la raccolta è affidata a manodopera sottopagata e al nero, non si è proceduto a un piano per garantire il diritto all'abitare agli immigrati che lavorano nell'agricoltura. E' una vergogna che nell'alternarsi dei governi regionali e nazionali non viene affrontata ed è inaccettabile il fatto che i tanti ghetti esistenti in quelle aree, vengano sgomberati quando le stagioni dei raccolti terminano. A chi svolge un lavoro tanto duro vanno garantiti alloggio dignitoso, salario decente e un contratto di lavoro. Di questo dovrebbero occuparsi le Regioni e il governo nazionale>>

 Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Stefano Galieni, responsabile immigrazione del Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea

 

 

Cosa non si fa per aggirare le regole!
Per truffare il sistema e mettere a rischio la vita di coloro che lo rispettano!

 

di Giovanni Macrì

Federico Calvani, 56enne, scapolo, laureato in medicina e chirurgia all'Università di Firenze con il massimo dei voti, aveva sostituito il dottor Fambrini da pochi giorni andato pensione per raggiuta età.

 

di Massimiliano Oriolo

A pochi giorni dal Natale, Oriolo centro dell’Alto Jonio cosentino è stato preso di mira dai ladri. Sono una decina i colpi messi a segno dai professionisti dello scasso nel giro di poche ore nella giornata di ieri. I ladri sono entrati in varie case del Borgo oriolese ed hanno portato via gioielli, soldi e addirittura una cassaforte, scardinata letteralmente del muro, oltre a lasciare disordine e tanto sconcerto tra le vittime, che si sono viste con violenza la propria privacy. La cosa che ha lasciato sgomenti gli abitanti di Oriolo è che i colpi messi in atto si sono svolti in pieno giorno.