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di Giovanni Macrì

Ieri mattina Adrano si è fermata per qualche minuto quando, scortati da un elicottero, le auto e i mezzi blindati della polizia sono usciti dal commissariato per tradurre gli arrestati del blitz nelle varie carceri presso le quali erano destinati.

Sono, infatti, 21 i provvedimenti restrittivi in carcere, che, su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania - Direzione Distrettuale Antimafia, sono stati notificati ad altrettanti soggetti destinatari, a conclusione di una brillante attività investigativa della sezione “Criminalità organizzata” della Squadra mobile di Catania e del Commissariato di Adrano. Operazione denominata “Third Family” (Terza famiglia).
Le indagini erano iniziate nell’ottobre 2018 e si erano protratte fino al novembre 2019 nei confronti del clan guidato da Cristian Lo Cicero, collegato alla famiglia mafiosa “Mazzei o carcagnusi” di Catania.
Le investigazioni, trovando riscontro nelle dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia, hanno consentito di appurare come, sotto l’egida della famiglia mafiosa Mazzei, approfittando di un vuoto di potere venutosi a creare a seguito dei numerosi arresti degli ultimi anni che avevano fatto piazza pulita dei clan Santangelo-Taccuni e Scalisi, il Lo Cicero era riuscito a conquistare notevoli spazi nel settore del traffico e dello spaccio di sostanze stupefacenti.

Secondo gli inquirenti Lo Cicero, coadiuvato dal fratello Agatino e da altri pregiudicati, anch’essi destinatari di un provvedimento restrittivo, aveva organizzato e capeggiava un nutrito gruppo criminale.

Questo l’elenco dei destinatari del provvedimento:
- Luigi Bivona, nato ad Hagen (Germania) il 18.7.1997;
- Alessandro Cafici, nato a Catania il 23.2.1979;
- Francesco Celeste, nato a Biancavilla (CT) il 31.1.1988;
- Giuseppe David Costa, nato a Konstanz (Germania) l’8.2.1982;
- Antonino Gurgone, nato a Biancavilla (CT) il 19.12.1979;
- Carmelo Imbarrato, nato ad Adrano (CT) il 28.1.1989;
- Salvatore La Mela, nato ad Adrano (CT) il 29.9.1987;
- Agatino Lo Cicero, nato a Tettnang (Germania) l’8.6.1982;
- Cristian Lo Cicero, nato ad Adrano (CT) l’1.7.1986;
- Francesco Lombardo, nato a Catania il 6.9.1978;
- Graziano Pellegriti, nato ad Adrano (CT) il 3.2.1990;
- Francesco Restivo, nato a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) il 9.3.1966;
- Giuseppe Restivo, nato a Melfi (PZ) il 4.3.1991;
- Giuseppe Restivo, nato a Rieti il 19.4.1986;
- Giuseppe Restivo, nato a Biancavilla (CT) il 6.8.1987;
- Salvatore Restivo, nato a Castelvetrano (TP) il 7.3.1996;
- Salvatore Restivo, nato a Biancavilla (CT) il 18.3.1995;
- Salvatore Restivo, nato a Biancavilla (CT) il 15.10.1980;
- Pietro Santangelo, nato a Biancavilla (CT) il 28.16.1976;
- Maurizio Tomarchio, nato a Biancavilla (CT) il 30.5.1977;
- Mario Tuttobene, nato a Biancavilla (CT) il 22.9.1993.

Misure cautelari a vario titolo: per associazione per delinquere di tipo mafioso, tentato omicidio aggravato, associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanza stupefacente, detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, reati in materia di armi e ricettazione delle medesime, tentata rapina aggravata, tentata estorsione aggravata, evasione e favoreggiamento personale.
Le sostanze stupefacenti venivano spacciate non solo nel territorio di Adrano, ma anche in quello di altri comuni delle province di Catania, Caltanissetta, Enna e Ragusa. Mentre il rifornimento di marijuana avveniva tramite canali albanesi, quello di eroina tramite dei contatti operanti nella provincia di Messina.

Nelle varie perquisizioni effettuate dai militari, a conferma della pericolosità del clan, sono state sequestrate inoltre numerose armi (5 fucili, 3 pistole e anche una bomba a mano) e munizioni.

Le indagini hanno portato anche alla luce come nel traffico di droga era stabilmente inserita anche una famiglia di “Caminanti”, nomadi di nazionalità italiana che gestivano una piazza di spaccio in contrada Zizulli, ad Adrano. Dei Caminanti si era parlato di recente a proposito della sparatoria che a Noto è costata la vita a un ragazzo di 17 anni

Espletate le formalità di rito, tutti gli indagati sono stati rinchiusi in varie carceri siciliane di massima sicurezza.

(foto web) 

 

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Info Autore
Giovanni Macrì
Author: Giovanni Macrì
Biografia:
Medico chirurgo-odontoiatra in Barcellona Pozzo di Gotto (ME) dal 1982 dove vivo. Ho 65 anni e la passione per la scrittura è nata dal momento che ho voluto mettere nero su bianco parlando della “risurrezione” di mia figlia dall’incidente che l’ha resa paraplegica a soli 22 anni. Da quel primo mio sentito progetto ho continuato senza mai fermarmi trovando nello scrivere la mia “catarsi”. Affrontando temi sociali. Elaborando favole, romanzi horror, d’amore e polizieschi. Non disdegnando la poesia in lingua italiana e siciliana, e completando il tutto con l’hobby della fotografia. Al momento ho 12 pubblicazioni con varie case editrici.
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