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di Giovanni Macrì

Scatta l’allarme sul traghetto “Euroferry Olympia” della Grimaldi Lines.
Il capitano, vista la serietà del problema, immediatamente dà l’ordine di far radunare tutti i passeggeri su un unico ponte.
Non è una prova di esercitazione, è la realtà!

È scoppiato un incendio che il personale a bordo non riesce a domare.
Viene quindi dato l’ordine perentorio di evacuazione, di lasciare la nave e di salire sulle scialuppe di salvataggio!
Panico, paura! La mente dei passeggeri va al disastro della nave della Costa Concordia (appena dieci anni addietro), va anche, perché no, alla tragedia del Titanic.

Le fiamme si sono sviluppate, ancora per cause da stabilire, in una delle stive dell’“Euroferry Olympia”, che trasportava prevalentemente tir e i loro autisti, mentre transitava vicino Corfù, a circa 9 miglia dalle coste greche.

La nave era partita dal porto di Igoumenitsa (Grecia), all’1.20 della scorsa notte, tra giovedì e venerdì, ed era diretta a Brindisi, dove sarebbe dovuta arrivare alle 8,30 di stamattina.

Dal ponte di comando viene inviata una richiesta di soccorso.
Mentre contemporaneamente iniziano le manovre di salvataggio con le scialuppe presenti a bordo.

Queste ultime, tempestive operazioni, hanno permesso di portare in salvo le 277 persone che sono riuscite a salire sulle scialuppe in dotazione al traghetto. Ordinatamente, ma con la preoccupazione che si può avere in questi casi, i passeggeri e i membri dell’equipaggio hanno stracaricato le barche, che in alcuni casi per il troppo peso, imbarcavano acqua.

Tra le prime unità a intervenire la motovedetta italiana “Monte Sperone” della Guardia di finanza che ha raccolto a bordo 244 persone, tra cui bambini di pochi mesi, portandole a Corfù. Sono anche intervenute alcune motovedette della Guardia costiera greca mettendo al sicuro le altre persone che non erano salite a bordo della nave italiana.

Stanno tutti bene tranne qualche piccola escoriazione e qualche caso di difficoltà respiratoria per il fumo respirato.
Il comandante della stazione navale di manovra della Guardia di finanza di Messina, Felice Lodovico Simone Cicchetti, che era a bordo della motovedetta Monte Sperone in zona per altri interventi, racconta: “Quando siamo arrivati in soccorso, 9 minuti dopo la richiesta di aiuto del comandante, sulla nave le fiamme erano già ingovernabili! Abbiamo trovato scene di panico, le persone stavano per essere imbarcate sulle scialuppe di salvataggio e avevano paura.” - seguitando - “La nostra motovedetta era vicina e abbiamo scortato le scialuppe di salvataggio con i gommoni fino ad essa. Una persona ha avuto bisogno di cure dopo un’intossicazione da fumi del rogo. Mentre soccorrevamo le persone abbiamo accertato che non ci fosse nessuno in acqua! L’evacuazione non è stata una passeggiata. Tra i passeggeri, ma anche tra i membri dell’equipaggio, c’era massima apprensione. C’erano persone che piangevano, l’incendio su una nave è un evento spaventoso. Abbiamo soccorso anche bambini piccolissimi!”.
Domani quelli che lo vorranno saranno, da Corfù, portati in Italia con un altro traghetto sempre del gruppo Grimaldi, il “Florencia”, partito da Ancona per alleviare il disagio dei passeggeri. Nel frattempo specializzati rimorchiatori, con potenti cannoni che sparano acqua ad alta pressione, hanno lavorato allo spegnimento delle fiamme e al recupero del traghetto nel Mar Jonio.
Purtroppo all’appello dei 290 che erano nella lista delle persone a bordo della nave, tra passeggeri ed equipaggio, ne mancherebbero ancora 13 persone: cinque sono state localizzate sulla nave mentre non si hanno notizie di altri otto dispersi. Tra di loro non ci sarebbero italiani.
Con i 51 membri dell’equipaggio, a bordo c’erano per lo più autotrasportatori greci e bulgari. Due di questi sono rimasti bloccati nel garage, e a dire del responsabile delle relazioni esterne del “Grimaldi Group”, Paul Kyprianou , sono vivi e in contatto con le autorità del loro Paese.
La Tv ellenica riferisce che un team di soccorso greco è riuscito a salire a bordo 12 ore dopo l’inizio del tremendo rogo per cercare i dispersi e che nelle ricerche sono impegnati anche alcuni sommozzatori. Precisa inoltre che tra le persone recuperate ci sarebbe anche un migrante clandestino.
Alle operazioni di soccorso si unirà la nave “Diciotti” della Guardia costiera, che è partita da Catania. Al momento non risultano sversamenti di combustibile, né danni ambientali di altro tipo. 

 

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Info Autore
Giovanni Macrì
Author: Giovanni Macrì
Biografia:
Medico chirurgo-odontoiatra in Barcellona Pozzo di Gotto (ME) dal 1982 dove vivo. Ho 65 anni e la passione per la scrittura è nata dal momento che ho voluto mettere nero su bianco parlando della “risurrezione” di mia figlia dall’incidente che l’ha resa paraplegica a soli 22 anni. Da quel primo mio sentito progetto ho continuato senza mai fermarmi trovando nello scrivere la mia “catarsi”. Affrontando temi sociali. Elaborando favole, romanzi horror, d’amore e polizieschi. Non disdegnando la poesia in lingua italiana e siciliana, e completando il tutto con l’hobby della fotografia. Al momento ho 12 pubblicazioni con varie case editrici.
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