di Maria Cristina Sabella
Truffano e violentano l'anima in casa, nei vicoli bui, sono ben vestiti, abili nel parlare, apparentemente colti, hanno sempre modi cordiali, con chi non li conosce.
Raccontano favole, storie, parlato senza sapere che chi ascolta spesso conosce la verità; fanno racconti semplici con termini difficili da comprendere per confondere.
L'unico sbaglio è concedere fiducia alle persone sbagliate, a chi indossa lo stesso cielo.
Le carni bianche diventano livide, gli occhi spenti, carburante per la depressione.
No … Non si confonde l'intelligenza.
Ma vive il dramma, in silenzio assoluto, nell'isolamento, temendo il giudizio morale negativo da parte degli altri.
Sviluppando nel corso del tempo un senso di colpa, di vergogna e di scarsa autostima.
Il truffato e il violentato si addossa tutte le colpe del mondo, anche se è cosciente che questi abilissimi mascalzoni, sfruttano tutti i punti di debolezza, per mettere in atto truffe e imbrogli stupri, indisturbati.
Non sporge denuncia alle autorità, “la vittima”, né si confida con la famiglia, né con l'amico o il prete che prega ai piedi dell'altare, o con quella che ha gettato alle ortiche la sua fede, per paura di essere giudicato, così logora e macera la mente, indossa abiti larghi, pensa, non dorme, scrive, ma nessuno riesce a leggere tra le righe.
…....... sa che è assolutamente sbagliato, perché incentiva i truffatori a continuare a truffare, gli stupratori a stuprare, si paralizza ogni volontà.
La fiducia nel mondo evapora, come l'acqua quando bolle sul fuoco.
E' devastata!
Un giorno nel silenzio assordante urla la verità, i mascalzoni urlano più forte, meschinità, infamie, per nascondere le colpe, ma quando si accorgono di essere smascherati, augurano “La Morte” .
Nell'ignominia “Ti” uccidono senza aver pietà".