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di  Massimo Reina 

In un mondo in cui la libertà di stampa dovrebbe essere il faro della democrazia, assistiamo a una preoccupante escalation contro chi osa raccontare una verità scomoda. Andrea Lucidi e Vincenzo Lorusso sono giornalisti che hanno il coraggio di portare avanti un lavoro prezioso: raccontare un’altra versione dei fatti, una prospettiva che disturba il racconto atlantista dominante. Questo li ha trasformati in bersagli di una campagna orchestrata non solo dai poteri politici, ma anche dall’apparato mediatico europeo.

 

di  Lorenzo  Rossomandi

 

Conosco un cane che un giorno, in una strada di campagna, curiosando tra i rifiuti, trovò una vipera. Venne morso e passò un brutto periodo di malattia a causa del veleno. Si salvò. Da quel giorno sta alla larga dai cumuli dei rifiuti.
Non era un cane particolarmente intelligente, ma aveva memoria.

 

di  Massimo Reina 

 

Non ci volevo credere, davvero. "Pulizia etnica da parte dell'esercito israeliano a Gaza!? La meriteresti voi, stile redazione di Charlie Hebdo." E ancora: "Vi dovreste vergognare per l'ignobile servizio anti Israele della scorsa settimana." Così inizia e finisce, come uno sparo nel buio, l'ultimo messaggio minatorio arrivato alla redazione di Report, a Sigfrido Ranucci, alla squadra di giornalisti che, giorno dopo giorno, indaga e scava laddove molti preferirebbero far calare un comodo velo di silenzio.

 

di  Guendalina Middei

Nel film Profumo di donna c’è una scena indimenticabile: quella in cui il protagonista, interpretato da Al Pacino, invita una giovane donna a ballare. Lei risponde: «Non posso, il mio fidanzato sta per arrivare
«In un istante, si vive una vita!» le risponde lui, conducendola a ballare un tango.

 

di  Massimo Reina 

 

Non serve una lettura troppo sofisticata per cogliere l’ironia di questi giorni: artisti (o pseudo tali), celebrità e giornalisti che, con gran fragore, annunciano l’abbandono di “X” (l’ex Twitter) per motivi di “principio”. L’accusa? Il temuto “spostamento a destra” della piattaforma da quando è stata acquistata da Elon Musk. Ma siamo davvero sicuri che il problema sia solo quello? O piuttosto si tratta di un altro esempio di censura a geometria variabile, quella che punisce solo chi non segue i dogmi mainstream?

 

di  Massimo Reina 

 

L'Occidente ci sta vendendo una narrativa stanca e lontana dalla realtà, quella di un Putin in ginocchio e di una Russia all’ultima spiaggia. Anche oggi un quotidiano nazionale, noto per i suoi articoli di fantascienza sul conflitto ucraino e su quello di Gaza, dove i resoconti sono più spesso dei racconti di fantasia dell’autore di turno, ci narra ad esempio che Putin è talmente disperato che è pronto ad accettare qualsiasi proposta di pace per stoppare la guerra. E qui partirebbe in automatico la risata della folla con annessa pernacchiona da pellicola trash anni ‘80, se tale “articolo”, pardon, “fiaba” venisse recitata davanti a un pubblico.

 

La vera storia di Andrea Spezzacatena, quindicenne vittima di bullismo e cyberbullismo omofobo

 

di  Guendalina Middei 

 

Lo avete visto? Voglio dirvi una cosa su il ragazzo dai pantaloni rosa, il film di cui tutti parlano! C’è chi lo ha ama, chi lo odia, chi lo critica, c’è perfino chi lo ha boicottato, perché «affronta temi troppi difficili e delicati» per i ragazzi.

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