Colors: Blue Color

di Ivana Orlando

Come una matrioska la piccola Elena del Pozzo, uccisa a coltellate da chi le ha dato la vita, dalla mamma Martina Patti nel Catanese, poi avvolta e avvolta e poi ancora… in cinque sacchi da spazzatura nei pressi dell’abitazione, in un campo incolto dentro una fossa scavata dalla stessa madre la mattina stessa dell’omicidio.
I colpi inferti alla piccola Elena dalla madre, dopo l’autopsia, sono stati 11 e solo uno è stato letale.

Martina Patti, aveva un secondo schema, un secondo piano: l’abuso. Elena era senza pantaloncini, sono stati trovati accanto al corpicino inerme.

Ma forse Martina era schiava dei propri demoni, forse resa schiava dalla sua stessa solitudine e dalle conseguenze di una separazione mal gestita da entrambe le parti.

Mi chiedo che se in quel frangente di primo input insano, dove tutto è buio e tacito, dove l’orrore forgia la sua forma e il suo braccio attraverso lo sguardo sordo… mi chiedo se vi fosse stata una lacrima a far chiuder quella palpebra… 

 

 

di Giovanni Macrì

Questo è quello che era stato paventato ieri... o quantomeno ciò che la madre, la 24enne Martina Patti, aveva dichiarato agli inquirenti dopo essere stranamente tornata a casa.

A Piano Tremestieri Etneo, in provincia di Catania, intorno alle ore 15:00 di ieri, tre uomini col viso coperto da cappucci e armati avevano strappato dalle mani della madre la piccola Elena. Tutto si sarebbe svolto in brevissimo tempo nel giro di pochi secondi come in un film di azione. La madre era andata a prendere la figlia all’asilo come faceva sempre. Appena salita in auto si era vista circondata dai sequestratori che l’avrebbero bloccata. Poi, avevano aperto gli sportelli, tirato a forza fuori la bambina e una volta saliti su di un auto di cui al momento non si conosceva modello, colore né targa, si erano dileguati portando con essi il frutto della malefatta: la piccola, Elena Del Pozzo che tra qualche giorno avrebbe compiuto 5 anni.

Notizie