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di Giovanni Macrì

È il pomeriggio del 29 luglio, un pomeriggio caldo e afoso come uno di quelli che da un po’ di tempo, senza la tregua di una piccola nota di frescura, ci tormentano l’estate. Uno di quelli che ti lasciano a boccheggiare come un pesce fuor d'acqua

Nessuno poteva immaginare che da lì a poco si sarebbe potuto compiere un atto esecrabile.

È accaduto in pieno centro a Civitanova Marche, in provincia di Macerata. Un uomo, un invalido di 39 anni, è stato aggredito a colpi di stampella, quella che usava per ovviare parzialmente alla sua disabilità, quindi finito a mani nude.

La vittima si chiamava Alika Ogorchukwu, era di nazionalità nigeriana, aveva 39 anni e abitava con la sua famiglia (moglie e un bambino) a San Severino Marche. Era un venditore ambulante di fazzoletti e piccoli accessori, una presenza fissa, conosciuto da tutti. Cercava di vendere qualcosa e chiedeva anche, senza vergogna, qualche spicciolo per portare il cibo a casa.

 

di Giovanni Macrì

Sembra la storia tratta da un romanzo dal nostro compianto Camilleri dove il famoso commissario Montalbano doveva, come sempre, dipanare l’intricata  matassa.

La Procura della Repubblica di Ragusa ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio e soppressione di cadavere in merito alla scomparsa del 37enne Daouda Diane. Operaio ivoriano di cui non si hanno più notizie dal 2 luglio, data in cui l’uomo è stato visto l’ultima volta ad Acate, in provincia di Ragusa. “Daouda Diane non è scomparso nel nulla di propria volontà, né è stato vittima di un malore o un incidente, ma è stato assassinato” - è questa l’ipotesi a cui da ieri lavorano gli investigatori.

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