di Adelaide Baldi
Ciro Palmieri dal 29 luglio scorso sembrava sparito nel nulla. Oggi 19 agosto, dopo meno di un mese di indagini, il tragico epilogo: l’uomo è stato ucciso a coltellate dalla moglie e da due dei suoi figli, di cui uno minorenne, davanti agli occhi del più piccolo di undici anni.
Monica Milite, il giorno 30 luglio, si è recata alla Stazione CC di Giffoni Valle Piana, in provincia di Salerno, per denunciare la scomparsa del marito. Addirittura, quello stesso giorno ha contattato la trasmissione “Chi l’ha visto” per lanciare un appello. I racconti della donna, però, fin da subito hanno insospettito i Carabinieri, che hanno avviato immediatamente le indagini con il sequestro del registratore dell’impianto di videosorveglianza dell’abitazione. Le riprese dei giorni 29 e 30 luglio erano state sovrascritte, ma con l’ausilio di un consulente tecnico informatico è stato possibile recuperare il materiale. Ciò che è emerso è stato descritto dalla Procura come agghiacciante: Palmieri si era scagliato contro la moglie, che ha reagito lanciandosi contro il marito armata di coltello seguita da due figli con una ferocia inaudita. Hanno continuato ad accoltellarlo anche quando era già esanime. Dopodiché gli hanno amputato una gamba. Poi hanno chiuso il corpo e l'arto in grandi sacchi per la spazzatura.
Durante il fermo la moglie e i due figli hanno indicato il luogo dove avevano gettato i resti. I vigili del fuoco di Giffoni Valle Piana con il supporto dei reparti speciali speleo alpino fluviali e con il personale del Cnsas, hanno recuperato il corpo della vittima in un dirupo, in località Curticelle. La salma è stata trasportata all’ospedale di Battipaglia, dove verrà effettuata l’autopsia.
I tre sono accusati di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà e di occultamento di cadavere.
«Questa è una di quelle giornate che un’intera comunità non vorrebbe vivere mai. C'è tanto sgomento per un dramma, uno choc per una Città dai principi sani, dai valori forti e puri come i nostri. La notizia di questa mattina mi ha lasciato un grande dolore. Pensare che la nostra Giffoni e in particolar modo la tranquillità di una frazione come quella di Curticelle possa venir scossa in maniera così atroce lascia veramente tanto dolore e rammarico, con un gesto lontano anni luce da quanto la mente umana possa anche soltanto immaginare. E’ difficile trovare parole in questo momento, credetemi. Desidero ringraziare le autorità competenti per il lavoro che hanno fatto in queste settimane per far venire a galla la verità» - le parole di Antonio Giuliano, sindaco di Giffoni Valle Piana.