di Monica Vendrame
Dovevano trascorrere una giornata tranquilla, all’insegna dell’avventura, del relax e del divertimento ma l’escursione, piacevolmente programmata, si è tramutata nel giro di pochi secondi in una tragedia.
Un trentenne, Andrea Mazzotto, originario di Rovigo, ha perso la vita nel tentativo di recuperare il cellulare della fidanzata, Sara Bragante, che le era scivolato dalle mani. Da una prima ricostruzione dei fatti, pare che i due giovani, nella giornata di sabato 21 agosto intorno alle 14, si trovassero in un punto impervio, precisamente sullo sperone roccioso denominato “Altar Knotto”, una zona particolarmente panoramica da cui si può scorgere la sottostante Val d’Astico, sull’Altipiano di Asiago (Vicenza).
La coppia si stava divertendo a postare sui propri profili social gli scatti ed il filmato della loro ascesa. Improvvisamente la sciagura: Andrea si muove maldestramente mentre cerca di acciuffare il cellulare della ragazza, perde l’equilibrio e precipita nel burrone per un centinaio di metri. La morte è avvenuta sul colpo.
A dare l’allarme, sotto shock, è stata proprio Sara. Sul posto sono intervenuti l’elisoccorso di Treviso emergenza, i Vigili del Fuoco, il Soccorso Alpino e gli operatori sanitari del 118. Dopo alcune ore è stato ritrovato il corpo del 30enne privo di vita, trasferito all’Ospedale di Asiago, mentre la ragazza è stata subito accompagnata a valle da due volontari di Asiago e affidata all’ambulanza. I Carabinieri stanno verificando le dinamiche esatte dell’incidente.
Sono in molte le persone che hanno dedicato al giovane un ultimo pensiero sui social, tra cui l’addio commovente della fidanzata: “La nostra maledetta ultima foto insieme. Sarai sempre con me, orsetto mio".
Anche la tifoseria della squadra di Rugby di Rovigo "Club Posse Rossoblu" ha scritto: “Tutte le Posse Rossoblù si stringono in un sincero abbraccio ad Enrico Mazzetto e alla sua famiglia per l’improvvisa perdita del fratello Andrea”.
Le immagini prima del dramma