di Monica Vendrame
Oggi, domenica 14 agosto, è il giorno della memoria: sono trascorsi 4 anni dal crollo del Ponte Morandi.
La città di Genova venne spezzata dal boato delle 11.46, il cedimento dell’imponente struttura del viadotto causò la morte di 43 persone. Una ferita ancora aperta quella delle vite perse, insanabile e incomprensibile.
Il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, durante la fase commemorativa, curata sia dal Comune che dal Comitato in ricordo delle vittime, ha così dichiarato:
“C'è il numero 43, in mezzo alla corona di fiori all'ombra di ponte San Giorgio. 43 vite che dal 14 agosto 2018 resteranno per sempre nei nostri cuori. Oggi siamo qui per loro, per Genova e per tutta la Liguria. Oggi è il giorno della memoria e del ricordo della tragedia del Morandi. Ma anche della rabbia perché quelle vite non avrebbero mai dovuto spezzarsi attraversando un ponte. Il tempo non asciuga le lacrime ma ci permette di analizzare quello che è stato fatto davvero e cosa resta da fare, a partire dalla giustizia e dalla verità che spettano ai familiari delle vittime e che mi auguro arrivino al più presto. Tante persone si sono rimboccate le maniche per ridare a Genova non solo un ponte, ma una speranza per il futuro. So che questo non può mitigare il dolore ma spero dia un po’ di conforto e di orgoglio per la nostra comunità”.
Questi i punti più salienti della cerimonia commemorativa:
Ore 8.30, l’Arcivescovo Marco Tasca ha celebrato l’omelia nella Parrocchia San Bartolomeo della Certosa (zona Valpolcevera-Ge)
Ore 10.20, arrivo alla radura "in ricordo delle vittime" dei partecipanti alla camminata in ricordo delle vittime, organizzata da “NOI PER VOI ” Vallestura-Masone
Ore 10.30, ancora in questo spazio simbolico e potente, la Cerimonia. Da Roma è arrivato il Ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini, poi le istituzioni locali, le voci delle fedi religiose, Egle Possetti, Presidente del Comitato “In ricordo delle vittime”.
Ore 11,36, è stato proclamato un minuto di silenzio, in contemporanea con il suono di Genova: le sirene delle navi in porto, le campane di tutta la diocesi, la composizione musicale del Maestro Nevio Zanardi che ha concluso la mattinata.