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di Salvatore Cutellè

Oggi vi voglio parlare di come vengono costruite, e di come dovrebbero essere costruite, le scuole. E’ di questi giorni la notizia dell’arrivo di finanziamenti per la ristrutturazione e ricostruzione di edifici scolastici.
Io non sono un ingegnere scolastico, per cui non sono un cosiddetto “esperto” e nemmeno un cosiddetto “competente”, però ho visto varie scuole. Le mie sono considerazioni di una persona comune.
Sono stato in una scuola di nuova costruzione in cui il preside non poteva installare il laboratorio di informatica perché in quella stanza aveva l’archivio e non aveva un posto dove spostarlo. Sono stato in una scuola di vecchia costruzione in cui c’era un piano seminterrato che veniva utilizzato come archivio, deposito, magazzino, ecc.
Se a questo si aggiunge che spesso capita di vedere scuole di nuova costruzione circondate da impalcature per lavori di ristrutturazione, dobbiamo concludere che una volta le scuole venivano costruite meglio di oggi. I materiali sono migliorati, ma i metodi di costruzione sono peggiorati.
Si parla spesso di risparmio di suolo, della necessità di costruire edifici a più piani, di non costruire edifici bassi, per evitare lo spreco di suolo. E invece vediamo in giro nuove scuolette costituite dal solo piano terra.
Pertanto per prima cosa bisogna decidersi a costruire le scuole su più piani, visto che oggi, con il cemento armato, non ci sono praticamente limiti di altezza, anche in zona sismica.
Qualche burocrate ministeriale (che probabilmente a scuola non c’è mai andato) vi dirà che “I bambini non possono fare le scale”.
Allora, visto che adesso sono di moda gli “Istituti comprensivi”, che comprendono scuole di diverso ordine, si può costruire un edificio in cui al piano terra c’è la scuola materna (con eventuale giardino), al primo e secondo piano c’è la scuola elementare, al terzo e quarto piano la scuola media, dal quinto piano in su la scuola superiore, e poi la scuola serale, ecc. Si possono costruire edifici che contengono più scuole superiori (liceo, istituto tecnico, istituto professionale, ecc.) eventualmente con ingressi separati.
Visto che si consuma il suolo conviene sfruttarlo bene, per cui bisognerà prevedere un piano seminterrato, ed eventualmente anche un piano sotterraneo, da utilizzare come deposito, magazzino, archivio, ecc. Nel piano sotterraneo si possono anche installare delle cisterne (con le relative pompe per mandare l’acqua ai vari piani) come riserva di acqua potabile, visto che quando, per qualche motivo, manca l’acqua, si è costretti a mandare a casa gli alunni.
Una volta calcolato il numero di aule necessarie conviene prevedere un piano in più rispetto a quelli calcolati. Un piano da tenere vuoto e da utilizzare in casi di emergenza.
Al piano terra occorre prevedere un porticato, in modo che, in caso di pioggia, gli alunni possano attendere al coperto l’orario di apertura.
Sopra l’ultimo piano ci sarà una terrazza coperta, che serve sia come spazio d’isolamento, sia per attività fisica all’aperto. Vi si può anche posizionare qualche serbatoio d’acqua potabile per il caso in cui manchino sia l’acqua che l’elettricità.
Al di sopra vi si installeranno pannelli solari fotovoltaici per la produzione di elettricità. Eventualmente anche pale eoliche. Si installeranno anche le antenne per ricevere i programmi televisivi, tradizionali e satellitari.
Ogni piano avrà la sua palestra, per le attività di educazione fisica individuale e per altri usi eventuali, mentre per gli sport di squadra ci sarà una palestra comune per tutta la scuola, o anche più di una.
Gli impianti elettrico, idraulico, di riscaldamento, telefonico, ecc., dovranno essere sezionabili. L’impianto di ogni singolo piano deve partire da una centrale posta a piano terra, ed ogni singolo piano dovrà poter essere isolato in caso di necessità. Nel caso si installino scaldabagno elettrici dovranno essere del tipo “termoelettrico”. I tubi dei cavi elettrici dovranno permettere di sfilare e infilare i cavi elettrici con facilità in caso di bisogno. Le prese elettriche dovranno essere del tipo multistandard, in cui entrano sia le spine piatte (grandi e piccole) sia le spine rotonde. Un tubo per cavi elettrici vuoto dovrà esser passato sulle pareti dei corridoi di ogni piano, per eventuali usi futuri. Dovrà essere prevista l’installazione di un gruppo di continuità per proteggere il sistema di allarme, il sistema di videosorveglianza e le apparecchiature informatiche in rete.
Le finestre dovranno essere di grandi dimensioni, per sfruttare al meglio la luce solare, ed in caso di necessità dovranno essere facilmente oscurabili, mediante l’installazione di veneziane esterne fisse orientabili.
Le porte dei bagni non dovranno avere normali serrature le cui chiavi sempre si perdono, ma chiavistelli come quelle dei bagni dei treni, che possono essere chiusi dall’interno, ma aperti dall’esterno con una chiave particolare in caso di emergenze. Visto che spesso i bagni vengono usati per fumare dovranno essere dotati di sensori di fumo.
Le finestre del piano terra e del piano seminterrato dovranno essere protette da grate metalliche e dotate di vetri antisfondamento. Dovrà essere installato un impianto di allarme anti intrusione. Gli spazi esterni ed i corridoi dovranno essere sorvegliati da telecamere, con registrazione 24 ore in locale protetto accessibile solo all’autorità giudiziaria.
L’edificio dovrà essere dotato di almeno 2 rampe di scale e di almeno 2 ascensori, oltre che delle scale d’emergenza esterne.
Il pavimento dovrà essere in materiale resistente all’usura, al calpestio e allo spostamento di mobili ed arredi.
La ditta che effettuerà la costruzione dovrà dare una garanzia almeno decennale sulla corretta esecuzione dei lavori.
Nel caso in cui l’edificio sia dotato di parcheggio dovranno esser previsti accessi separati per i veicoli e per i pedoni.
Nel caso in cui l’edificio sia dotato di giardino vi si dovrà installare idoneo impianto di irrigazione, ed eventualmente scavare un pozzo dotato di pompa.
Nel giardino dovrà essere costruita una serra per uso didattico, con le pareti e il tetto trasparenti. Vi si dovrà installare anche una compostiera per il compostaggio dei rifiuti organici prodotti dalla scuola. 

 

 

di Maria Pellino

Cari lettori, dopo aver parlato ampiamente degli ecomusei e dei loro obiettivi sul territorio, oggi propongo al quotidiano "La voce agli italiani" l'intervista a uno dei tanti attivisti che l'ecomuseo lo rende tutti i giorni un luogo vivibile e sostenibile, a chi dona il suo prezioso contributo alla realizzazione di un progetto che potrebbe sembrare utopico, ma a noi piace rincorrere le chimere!
Ringrazio la coordinatrice dell'ecomuseo Adda di Leonardo, Tiziana Pirola, per la sua gentile disponibilità.

 

di Mario Logullo

È davvero una bella notizia per il dottore Gianfranco Filippelli (nella foto), direttore del reparto di oncologia dell'ospedale di Paola.

Lo ha annunciato oggi con gioia ed anche con grande soddisfazione.

«Aver concluso la vaccinazione anti-Covid19 per tutti i nostri pazienti oncologici, è un risultato importante. Un ringraziamento alla Protezione Civile regionale nella persona del Dott. Fortunato Varone, alla Direzione Sanitaria dell’Ospedale San Francesco di Paola nella persona del Dott. Figlino, al Dott. Logatto, dirigente Farmacista, e a tutti i miei collaboratori, espressione della migliore sanità italiana. In particolare alla Caposala Sonia Politano, motore propulsivo eccellente della nostra Unità Operativa di Oncologia».