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di Mario Logullo

Che mondo sarebbe e che vita sarebbe senza la pasta, ce ne sono centinaia di tipi e varie sono le forme: trafilata al bronzo, integrale, di grano duro e di altri grani. Insomma, uno degli alimenti più importanti e più consumati in tutto il mondo e per alcuni, indispensabile nella dieta quotidiana.

Ebbene, oggi si è celebrata la giornata mondiale della pasta, e vorrei fare la mia piccola riflessione sull'arte di preparare molti tipi di pasta in casa, in particolar modo a Sartano, nel mio paese natale, tradizioni tramandate che continuano a coltivare anche nella nostra famiglia.

Premetto e ribadisco che, sono amante della buona cucina e direi, ghiotto, di tanti ottimi primi piatti. Non faccio l'elenco perché sarebbe molto lungo.

Ritornando alle tradizioni del mio caro e amato paese, posso dire con certezza che ogni Domenica e non solo, nel 90 per cento delle case, il piatto preferito e prediletto dei sartanesi, è quello dei "maccarrunni" al sugo, con agnello, braciole, a nnuglia, anche di fegato, con carne di maiale o polpette, a seconda dei gusti.

Un altro piatto che segue a ruota, è sicuramente quello degli gnocchi, i "sdrancugli a priaviti" una sorta di pasta.... E poi, ancora, la pasta al forno, a me piace con i rigatoni ma la fanno in vari modi, tipo lasagne, la cosa importante è che all'interno non manchino assolutamente, uova sode, caciocavallo, salsiccia, polpettine di carne. Per chi vuole andare sul leggero, il ripieno cambia magari con la carne macinata di vitello o di maiale.

È inutile parlare dei cannelloni con vari ingredienti, perché è un piatto anche semplice ma non fa parte dei preferiti nel nostro paese.

Ci sono ancora le tagliatelle o i tagliolini e poi, alcune specialità che si preparano durante le feste natalizie. In primis, i cosiddetti "salatieddri", che non hanno niente a che fare con gli scialatelli, obbligatoriamente conditi con il sugo del baccalà oppure in bianco con le acciughe.

Per il resto, decine e decine di piatti con le paste tradizionali, vengono preparati con ricette che rispecchiano i gusti della cucina calabrese. E quindi, viva la pasta, viva i "pastari", viva i produttori di pasta e buona serata a tutti, con le foto ricordo di due piatti "cotti e mangiati" qualche anno fa. 

 

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