di Romualdo Guida
L’epoca corrente è quella delle comunicazioni massive e, degli stravolgimenti basilari su cui era basata la concezione di vita.
Ritmi veloci, rapporti fuggenti sincronizzati alle attività lavorative e, soprattutto dettate in modalità on line. Si è governati dal tele - pensiero e, l’uomo ha perso il suo senso critico.
Ha soprattutto smarrito il suo umanesimo che lo anteponeva agli attacchi virulenti dei media e dei social. Si è totalmente sbarazzato delle proprie difese umane e, si sta autodistruggendo nell’iper cybernismo. Questa è la vera criticità che sta vivendo la nostra società evoluta.
Invasati di televisione, social ed influencer che, emanano un influsso unidirezionale che ha sconquassato le coscienze.
L’umana visione della vita è andata a sbattere contro i muri eretti dagli ecomostri globalisti.
E’ subentrata la mono visione di un mondo cinico e senza Dio.
Ci si è assoggettati totalmente al pensiero mediatico. La scienza è diventa dogma ma, essa di per se, è piena di incognite ed è, sempre in evoluzione.
Il dogmatismo per eccellenza appartiene alle religioni e, lo si accetta, lo si osserva e, lo si critica. Guai a soffermarsi dietro ai dogmi imposti, essi, inevitabilmente portano sempre a scontri tribali.
Si dovrebbe ricominciare per accrescere il nostro senso critico per poterlo immettere nell’universalità dell’ umana esistenza.
L’umanità è il germe che conquista le coscienze ed oggi, quasi completamente abiurata in ossequio al “così fan tutti”, perché lo dicono i media ma, essi veicolano le notizie che vogliono e martellano 24h su 24h la stessa comunicazione pur, di arrivare ad inculcare il messaggio agli uditori così che si eseguano prescrizioni impartite dolcemente: la massificazione.
Assoggettarsi ad un pensiero se ne diventa schiavi e, di conseguenza si annulla la propria capacità ad esprimere il proprio assunto.
I grandi filosofi greci ci hanno insegnato a ragionare, ad evolvere il pensiero, a sviluppare la dialettica tra le persone. Si dovrebbe di nuovo ritornare agli agorà e, senza farsi influenzare discutere e ragionare.
Ragionare ed argomentare con l’altrui pensiero apre la mente, se ne ricava sempre un vantaggio cognitivo impensato e, inconsiderato.
Non bisogna farsi ghettizzare nella gabbia degli altri ma, aprire la propria mente a recepire ed analizzare argomentazioni diverse.
E’ questa la modalità di poter esplicare il discorso e ampliare le conoscenze.
Percepire le differenze, valutare le disquisizioni, riflettere e meditare rendono il pensiero libero e, di conseguenza non inquinato.
Bisogna contemplare la ragione ed esaltare la supremazia della mente asseriva il grande Giordano Bruno. La contemplazione del proprio essere è l’essenza della vita in considerazione ai propri valori e alle proprie tradizioni vivendo la realtà con lo sguardo al futuro.
La vera libertà è intrinseca nel proprio pensiero che rende l’individuo consapevole delle proprie azioni.