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di Virginia Murru

Le ultime performances di Samuele Cannas, studente all’Ateneo di Pisa e allievo alla prestigiosa Scuola Superiore Sant’Anna, stanno facendo il giro del mondo. Proprio nei giorni scorsi ha conseguito un altro titolo accademico importante: dottore in Biotecnologie Molecolari. E ha appena 25 anni.

Ma è solo la quarta tappa di un iter formativo straordinario, dato che nel 2017 si è laureato in pianoforte al Conservatorio di Cagliari, mentre quest’anno, in meno di tre mesi ha conseguito altri quattro titoli: in Medicina e Chirurgia, Biotecnologie, Ingegneria biomedica e la Magistrale in Biotecnologie Molecolari. Lo studente sardo, originario di Cagliari, ha così raggiunto risultati da record, con circa 240 esami sostenuti, e una media costante di 30 e lode, ossia l’eccellenza in ambito accademico.

Amato e conteso già da diversi Centri scientifici in Europa e Stati Uniti, Samuele, classe 1996, non se la tira e va avanti imperterrito, ci sono ancora due titoli a dicembre da conseguire, e sul risultato c’è poco da scommettere, considerato il suo curriculum eccezionale.

Non c’è quotidiano che non abbia riportato la notizia, dopo il conseguimento degli ultimi due titoli, sarà il primo studente in Italia ad avere ottenuto risultati così brillanti, allorché tra due mesi raggiungerà il traguardo di ben sei titoli accademici in circa 5 mesi.

I titoli non sono una corsa ad ostacoli per questo studente dall’aria semplice e serena, tende a puntualizzare che non si è trattato di una sfida, e tantomeno ha inteso battere dei record. Dietro le quinte di quello sguardo profondo e deciso c’è solo un obiettivo: attraverso un approccio olistico-multidisciplinare diventare chirurgo specializzato in patologie intestinali. Con il vantaggio derivante da tutte le competenze acquisite nel suo percorso formativo. Con lui in sala operatoria non ci sarà bisogno del biotecnologo o dell’ingegnere biomedico.

Una preparazione assolutamente completa che gli permetterà di utilizzare tutti gli strumenti che le biotecnologie del terzo millennio mettono al servizio della Medicina. La multidisciplinarietà è già la sfida del futuro per le nuove generazioni di medici e chirurghi, e l’auspicio di Samuele è che altri studenti seguano il suo esempio, dato che il mondo, e l’Italia in particolare, hanno necessità di studenti ambiziosi, che amano sfidare i limiti e mettere in luce il proprio ingegno.

Samuele, con grande umiltà, in un’intervista ha sostenuto di non sentirsi assolutamente un prodigio, ha semplicemente posto davanti a sé degli obiettivi, si è lasciato guidare dalla curiosità e sete di conoscenza nell’ambito dei suoi studi. Va bene anche l’umiltà, è la prerogativa dei grandi, ma un genio lo è di sicuro.

Gli esami di Medicina hanno stimolato il suo desiderio di spingersi oltre la preparazione classica; sentiva e intuiva che avesse necessità di ulteriori competenze. Da qui le derivazioni del corso principale, vie di studio parallele rivolte al raggiungimento dello stesso fine, ma con altri ‘assi nella manica’. Insomma acquisire tutte le conoscenze che la Scienza e il progresso hanno conquistato per un nobile obiettivo: la salute della persona umana.

I giornalisti e la gente che gli sta intorno gli domanda com’è stata possibile una simile performance, ma lui non si scompone, non vorrebbe essere definito un fenomeno, è solo un ostinato che ha deciso di farsi ponte tra il presente e il futuro della chirurgia. “Lo studio non deve essere inteso come un obbligo, ma un piacere” – sostiene.

Intanto ha già ottenuto numerosi riconoscimenti, è stato insignito del titolo di Alfiere del Lavoro dal presidente Mattarella, gli è stato attribuito il Premio Socrate, e ha ricevuto numerose borse di studio. Il prossimo anno proseguirà gli studi specializzandosi in Chirurgia addominale.

Samuele vuole offrire il suo contributo nella lotta contro i tumori epatici e intestinali, la tesi della sua laurea in Medicina e Chirurgia (discussa con i professori Ugo Boggi e Arianna Menciassi), verte infatti su queste tematiche. Questo il titolo:
'Chirurgia epatica robotica per resezioni epatiche: dai principi di base alla progettazione e sviluppo robotici avanzati' Inutile aggiungere che ha ottenuto una media di 30 e lode, e anche l’esame di laurea si è concluso con il massimo dei voti ‘e dignità di stampa’. C’è da augurarsi solo che dopo la sua specializzazione negli States, Samuele Cannas rientri in Italia e metta a disposizione di qualche struttura sanitaria le competenze acquisite e il suo eccezionale talento. 

 

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