Una delle perle del Mediterraneo: Sorrento
Decantata da poeti, immortalata nei dipinti, Sorrento è una rinomata località turistica caratterizzata da sorprendenti scorci panoramici, densa di storia e antiche tradizioni.
Decantata da poeti, immortalata nei dipinti, Sorrento è una rinomata località turistica caratterizzata da sorprendenti scorci panoramici, densa di storia e antiche tradizioni.
In ogni stagione, nei vicoli dei paesi e delle città del Sud, nel silenzio della notte le pietre delle case, come diffusori di essenze, rilasciano pian piano antichi profumi.
L'odore dolce del mosto lasciato a maturare nelle botti, l'odore acre e pungente delle olive appena spremute e dell’olio nuovo che pizzica la gola, l'odore acidulo dei pomodori lasciati ad asciugare sotto il sole cocente delle estati del Sud, il profumo meraviglioso del ragù della domenica lasciato a sobbollire per ore nelle pentole in creta ereditate dalle nonne.
Nei vicoli questi odori raccontano le antiche tradizioni della nostra terra, i legami familiari indissolubili che il tempo non cancella ma rafforza, il ricordo di chi altrove vive, emigrato lontano da questa terra amara che non ha lavoro per tutti oppure di chi continua a vivere, lontano nel cielo stellato, oltre la vita.
Essenziali, puliti, evocativi, emozionanti: sono questi i profumi del Sud che amo!
Gli odori della terra e del mare, i profumi che legano chi resta e quelli impressi nella carne di chi va, di chi parte per un lungo viaggio e che, con nostalgia, attende il ritorno.
Le tradizioni del Sud le ritroviamo sempre nei versi dei poeti, nei libri, nelle enciclopedie dei ricordi dei nostri anziani, vera risorsa e memoria storica da custodire gelosamente.
Ogni incontro, ogni discorso, ogni parola, sono tesori da incastonare o da infilare nella collana dell’esperienza; le tradizioni ti prendono per mano e ti accompagnano in un lungo viaggio alla scoperta delle meraviglie che la vita ha da offrire.
Incontri con persone e personaggi, incontri di anime, incontri che lasciano il segno.
Per dirla con Fabrizio De André: "è stato meglio lasciarsi che non essersi mai incontrati"; è questa la sensazione che prova chi ama il Sud.
E’ la sensazione dell'abbandono dopo una storia che finisce con la consapevolezza di essersi arricchito grazie a quell'incontro.
E’ la sensazione del bambino che, con occhi incantati, guarda il clown e non l’artista malinconico che si nasconde dietro il trucco.
E’ l’incanto del luogo in cui ti senti a casa e tutto diventa poesia.
Il mio Sud è il padrone della Luna e, come Teo di Amarcord che appollaiato sull'albero grida al mondo "Voglio una donnaaa!", urla il suo bisogno d'amore.
La terra generosa con il pane nelle mani che accoglie il pellegrino, perché chi viene da lontano deve essere accolto; gli abitanti della nostra terra, con storie di emigrazione alle spalle, si accorgono che quelli che hanno affidato al mare le proprie disperazioni e le proprie speranze, semplicemente, "sono come noi!".
Sono queste le tradizioni che amo.
La generosità della gente, la solidarietà, l’accoglienza, l’ospitalità, il cibo da condividere, le pietanze preparate con le mani e con il cuore.
Il mio Sud è poesia che diventa universale, che non ha confini, che striscia come un bruco nutrendosi della linfa vitale della propria terra e poi spicca il volo come colorata farfalla volando ed impollinando i pensieri di chi legge, ovunque, in ogni parte del mondo.
E’ questo il Sud che amo!
Il Monastero di “S. Maria della Neve” è uno dei monasteri domenicani, sito in Toscana. Fu fondato nel 1568 in Pratovecchio Stia (Arezzo). Nel 2009, alla comunità di “S. Maria della Neve” si è unita quella di “S. Domenico” di Querceto-Sesto Fiorentino. L’unificazione dei due monasteri ha dato vita al monastero “S. Maria della Neve e S. Domenico”.
Sacerdotessa o strega?
Figura culturale della terra di Sardegna, il suo nome deriva dallo spagnolo “acabar”, Finire.
Una foto postata su Facebook apre uno spiraglio per portare nel centro collinare del Savuto il record per il vicolo più stretto d’Italia.
Ingredienti per 4 persone
4 fettine di vitello
8 carciofi
3 cucchiai di olio extra vergine di oliva
1 spicchio di aglio
Sale q.b.
Prezzemolo q.b.
1 limone
Preparazione
Togliete le foglie più dure dei carciofi, tagliate le punte, divideteli a metà, eliminate la barbetta centrale e tagliateli a spicchi. Man mano che li pulite immergeteli in una ciotola di acqua con il succo di un limone. Fate cuocere i carciofi nell’acqua bollente salata per circa 10 minuti. Mettete l’olio in una padella e fate rosolare lo spicchio di aglio, aggiungete le fettine di carne, mettete il sale, coprite con un coperchio e lasciatele cuocere. A cottura ultimata togliete le fettine di carne dalla padella, adagiatele in un piatto e tenetele in caldo.
Sgocciolate i carciofi, metteteli nel fondo di cottura della carne e lasciateli insaporire per circa 5 minuti.
Disponete le fettine di vitello su un piatto da portata, adagiate sopra i carciofi, cospargete con il prezzemolo tritato e servite.