Decantata da poeti, immortalata nei dipinti, Sorrento è una rinomata località turistica caratterizzata da sorprendenti scorci panoramici, densa di storia e antiche tradizioni.
Piazza Tasso, intitolata al celeberrimo poeta e scrittore Torquato Tasso, autore de La Gerusalemme Liberata, ospita, oltre al monumento a lui dedicato, la statua del patrono Sant'Antonino Abate, e rappresenta il cuore pulsante della vita cittadina.
Fu costruita sopra uno dei tanti "valloni" digradanti verso il mare, il Vallone dei Mulini, sul cui fondo si custodiscono tuttora i resti di un antico mulino con annessa falegnameria.
Come petali variopinti, numerose strade si aprono in diverse direzioni. Caratteristici i vicoli situati a pochi metri dalla Piazza, pullulanti di botteghe artigianali, dove acquistare prodotti tipici locali, e di negozietti di vario genere.
Stralci di storia si possono, invece, incontrare visitando il Sedil Dominova, antica loggia nobiliare risalente al secolo XV, che presenta sulle parti interne degli affreschi mentre sulla facciata centrale reca lo stemma cittadino, affiancato da due angeli.
Poco distante si eleva nella sua bellezza la Cattedrale con un maestoso campanile recante un prezioso orologio in ceramica, del ‘700. L’interno, caratterizzato da soffitti decorati da pregevoli tele barocche, custodisce una moltitudine di opere d'arte, tra le quali statue, quadri di santi e un meraviglioso crocifisso ligneo del '400 realizzato da noti artisti napoletani.
Da segnalare anche la Basilica di Sant’Antonino (sec. XI circa) e la Chiesa di S. Francesco d'Assisi, che conserva un piccolo chiostro trecentesco. A rendere unica questa pregevole costruzione contribuisce una struttura architettonica particolarmente suggestiva, caratterizzata da portici a doppi archi intrecciati che si alternano ad archi a tutto sesto, poggianti su colonne ottagonali, sormontate da capitelli di mirabile fattura. Per questo è stata prescelta tanto per ospitare piacevoli concerti di musica classica, mostre d’arte e di fotografia, quanto come sede per la celebrazione dei matrimoni civili a Sorrento. A fianco della chiesa sorge la Villa Comunale, dalla quale si può ammirare l’incantevole panorama della costiera Sorrentina e del Vesuvio. All’interno della struttura vi è un comodo ascensore che conduce alla Marina Piccola, porto di congiunzione con le isole di Capri, Ischia, Procida e con la città di Napoli.
Collegate dal Corso Italia vi sono altre due piazza importanti : Piazza Lauro, la più moderna di Sorrento, che con i suoi portici conduce alla via dello shopping e del passeggio, e Piazza Sant’Antonino, elegante area che, oltre al Palazzo Comunale e ai suoi giardini, ospita la Basilica di Sant’Antonino. La chiesa è tra le più frequentate di Sorrento per la sua pregevole storia e per la devozione dell’intera penisola sorrentina nei confronti di Sant’Antonino Abate, patrono della città.
Sorrento, che non può essere disgiunta dalle sue origini di borgo di pescatori, è sede di spiagge bellissime, come i Bagni della Regina Giovanna. Conosciuti fin dall’antichità, devono il loro nome alla Regina Giovanna D’Angiò, che a quanto pare amava fare il bagno in questa zona.
La spiaggia la si raggiunge da Capo di Sorrento, tramite un sentiero ben segnalato da un arco naturale, lì dove si accede a una caletta, racchiudente una piccola laguna, completamente separata dal mare.
A pochi chilometri da Sorrento si trovano anche la splendida Punta Campanella, dichiarata area marina protetta nel 1997 e la Baia di Ieranto, a Nerano, che ospita l’antichissimo tempio dedicato ad Atena.
Per quanto riguarda invece l’artigianato, Sorrento vanta una tradizione secolare sul fronte dell'intarsio su legno. Sin dalla prima metà dell'800, abili artigiani sorrentini si fecero promotori di questa tecnica, che si estese a tutto il territorio napoletano. Essa consiste nel realizzare immagini come paesaggi, decori, nature morte e altri soggetti, ricorrendo all’utilizzo di sottilissime sfoglie di legnami di diverso colore o tonalità, alternate a non meno sottili lamine di altri materiali, come l’avorio e la madreperla, sulle quali si innestavano, soprattutto in epoca barocca, metalli e pietre dure.
Tutt’oggi, anche se tramite il ricorso a tecniche nuove, la tarsia sorrentina è eseguita senza abbandonare l’antica tradizione.
Molteplici arredi e mobili intarsiati si possono ammirare presso il Museo Correale, culla d’arte, custode di un patrimonio inestimabile. Inaugurato nel maggio del 1924 all’interno di una dimora settecentesca, Villa alla Rota, è stata donato da due nobili fratelli, Alfredo e Pompeo Correale, colti collezionisti che alla loro morte regalarono il palazzo, insieme a tutte le loro opere d’arte, alla città di Sorrento, a condizione che fosse convertito in un museo a loro intitolato. All’interno si può compiere un vero e proprio viaggio tra i secoli: dai reperti archeologici all’intarsio sorrentino, dal manierismo napoletano del’500 ai dipinti degli artisti partenopei della Scuola di Posillipo e poi vi sono esposti tanti preziosi arredi storici, incluse le prestigiose porcellane del’700.
Tra le tradizioni culinarie, invece, tramandate da generazioni in queste terre, vi è l'antica ricetta del limoncello, liquore che deriva dall'infusione di bucce di limone in alcool.
I limoni di Sorrento sono uno degli orgogli della penisola sorrentina. Denominati "Ovali di Sorrento" per la loro forma, regalano un profumo senza eguali. La coltivazione degli alberi avviene sotto le cosiddette "pagliarelle", stuoie appoggiate a pali di legno per coprire le chiome proteggendole dal vento e dal freddo, ritardando così la maturazione degli agrumi. L'arte del limoncello è molto sentita in tutta la penisola, tant'è che, passeggiando per il centro storico, ci si imbatte in negozi specializzati nella produzione e vendita di questo rinomato liquore.
Ideato da un pasticciere sorrentino, il dolce piu apprezzato da gustare in loco è la delizia al limone che riunisce i sapori di questa terra. Un pan di Spagna dalla forma sferica, farcito e ricoperto da una golosa crema al limone, inzuppato in uno sciroppo al limoncello.
Rimanendo in ambito culinario, il piatto principe della gastronomia locale è rappresentato dagli Gnocchi alla sorrentina, ai quali si affiancano la Parmigiana di melenzane e il Provolone del monaco, il formaggio per eccellenza, originario dei Monti Lattari, prodotto con latte crudo.
In sintesi, Sorrento è una di quelle destinazioni visitabili tutto l’anno in grado di offrire al turista innumerevoli bellezze sia naturali che storico-artistiche che ne fanno una località indimenticabile, ambitissima come meta di viaggio.
Statua di Torquato Tasso
Chiostro di San Francesco d'Assisi
Sedil Dominova
Intarsio Sorrentino