Quando gli uomini vivevano con la natura, nel tempo dell'anno che il Sole ritornava a salire nel cielo, sentivano di dover festeggiare il grande avvenimento adornando un abete nella foresta e, nella radura luminosa, con danze e canti si rallegravano nel cuore. Poi, dal Paese dove il mare non gelava mai, un giorno arrivarono alcuni uomini ad annunciare la Grande Novella: era nato Uno che portava la luce. La luce dentro di noi, non fuori di noi. Così per festeggiare quest'Uomo unirono la sua nascita alla festa del Sole.... Quindi gli alberi di Natale servono per ricordare il ritorno del Sole e la nascita di Cristo".
(Mario Rigoni Stern)
Mario Rigoni Stern ( Asiago 1921 - Asiago 2008 )
Ha pubblicato negli "ET" molti libri:
Il sergente nella neve, Ritorno sul Don, Storia di Tonle, Uomini, boschi
api, Arboreto salvatico ed altri.
In questo libro "Arboreto Aalvatico" si parla di molti tipi di alberi e la loro descrizione si intreccia alle riflessioni personali dello scrittore che vede una consonanza di vicende e di destini tra gli uomini e gli alberi.
Entrambi sono compresi in un giro eterno di nascita e morte, dolore e gioia, destinati anche a vivere a lungo ma comunque condannati a sparire.
Un libro semplice che ho molto amato, una scoperta di nozioni che avvicina all’amore per la terra....ai ricordi, alla nostalgia di “ quando gli uomini vivevano con la natura”, a quel rapporto unico ed insostituibile tra l’uomo ed il creato.
Buona lettura
Foto copertina, Stefania Melani