di Maria Pellino
Leonardo da Vinci visse due periodi della sua vita a Milano, nel 1482- 1500 e nel 1506- 1512. In questi anni, Leonardo frequentò spesso la casa di Girolamo Melzi, conte palatino, capitano della milizia milanese il cui figlio, Francesco Melzi, divenuto suo allievo e pupillo, lo seguì in Francia e gli stette vicino fino alla morte e fu il beneficiario dei cosiddetti codici leonardiani.
La ricca famiglia Melzi possedeva una residenza di campagna a Vaprio d'Adda e qui, più volte ospitato, Leonardo passò molto tempo in questi luoghi abduani dove sperimentò molte delle sue tecniche e osservazioni. In uno dei codici leonardiani conservato nel Castello di Winsor in Inghilterra, si trova il disegno del traghetto progettato da Leonardo.
Al mondo rimangono pochi esemplari del traghetto di Leonardo, uno di questi, anche se non vi è certezza della paternità, è quello che naviga il tratto dell'Adda che collega Imbersago a Villa d'Adda. Si tratta di una riproduzione del 1678, un traghetto a fune, trascinato dalla corrente e senza motore che riesce a trasportare persone e automobili, tutt'ora funzionante. Il traghetto è immerso in una delle tappe importanti dell'ecomuseo di Leonardo che segue il corso del fiume Adda attraverso un percorso pedonale e ciclistico di 21 km. Lo scopo di questo ecomuseo è quello di valorizzare il territorio a 360 gradi ponendo particolare attenzione alle sperimentazioni e agli studi in vari campi, soprattutto idraulico, di Leonardo.
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