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di Umberto Di Pietro

A sud ovest di Roma Capitale, è ubicata una valle che si estende dalle Mura Aureliane, costeggia la Via Latina sino alla sorgente dell’Almone, il fiume sacro di Roma che scorre attraverso la sua vegetazione per riversarsi poi nel Tevere. È un’area demaniale vincolata a parco pubblico di circa 200 ettari, si trova a ridosso della più nota Via Appia Antica. È possibile godere delle sue bellezze naturalistiche, con libero accesso da uno dei numerosi ingressi che si aprono dai quartieri limitrofi.

Nel passeggiare in questa valle verdeggiante, sulle rive del fiume, si incontrano numerosi resti archeologici di sepolcri, ville, torri e opere idrauliche relativi alle numerose frequentazioni nel corso dei secoli, dal VI secolo a.C. in poi. Il nome Caffarella deriva dalla principale tenuta storica della famiglia Caffarelli che aveva qui i suoi possedimenti e vi costruì, intorno al Cinquecento, il casale detto della Vaccareccia, che tuttora si conserva all’interno del parco.

In questo meraviglioso sito è possibile imbattersi in qualche branco di mucche o gregge al pascolo. Imponenti alberi con stuoli di uccelli di ogni razza, che circuitano chiassosi o una quantità di timidi conigli che si avvicinano, ormai non più timorosi, ai bambini che offrono a essi carote o altre verdure. Da qualche tempo, sembra ci sia stato anche un avvistamento di cinghiali.

È come immergersi in un mondo di pace, il frastuono della città si placa quasi per incanto.

Sembra che, in epoca romana il territorio fosse appartenuto alla famiglia di Erode Attico, oratore e politico ateniese vissuto a Roma nel II secolo d.C., che vi costruì un’enorme villa il “Pago Triopio”. Relativo a questo complesso è il suggestivo ninfeo detto di Egeria, il “Tempio del dio Redicolo” e la chiesa di Sant’Urbano, originariamente tempio dedicato a Cerere, a Faustina e ad Annia Regilla, moglie defunta di Erode Attico.

Di particolare interesse sono anche le “Valche”, torri/mulini costruite intorno all’XI secolo in prossimità del fiume per la lavorazione e il lavaggio dei tessuti. Avviarsi attraverso i boscosi e numerosi sentieri è come respirare altra aria, aria d’altri tempi, oserei dire. Baldanzosi giovani dediti al footing, amorose mamme con i loro pargoli, anziani con il loro passo silenzioso e pensieroso e, come non dirlo: chiassosi romani, alcuni in nascosta e silenziosa “camporella”, altri dediti all’assaggio di piatti di pasta amatriciana, beatamente distesi al sole.

 

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Info Autore
Umberto Di Pietro
Author: Umberto Di Pietro
Biografia:
Sono Umberto Di Pietro, pensionato ex professionista, sono nato e vivo a Roma. La mia passione è lo scrivere, ne ho fatto la mia compagna di vita. Mi piace rievocare il passato, le sue bellezze, le contraddizioni, cercando di dare, allo stesso tempo, speranze e certezze nel futuro.
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