"In una società in cui la salute mentale è un tabù, qualcosa da temere e demonizzare, l'aiuto può arrivare da fonti inaspettate (nel mio caso dal K-pop)" così Elena Viotto, presenta Mind in Yourself, un racconto di un viaggio introspettivo attraverso l'esposizione delle sue opere.
Elena Viotto, classe '88, è nata e cresciuta a Cesarolo, una frazione del comune veneziano San Michele al Tagliamento che ospiterà la mostra.
Si racconta Elena, nella sua biografia, parlando di un percorso scolastico travagliato, dell'abbandono degli studi a 20 anni dopo un lutto familiare; di quando incomincia a lavorare, imparando a sue spese che "la vita fuori è un po' più dura di quella sui banchi" ma non si pente della sua scelta e cerca di dare il meglio di sé nel lavoro che però non è tagliato per lei, "perchè noioso e ripetitivo."
Elena non ha mai smesso di dipingere anche se la sua creatività "ad un certo punto si è bloccata. Come il suo corpo. Come la sua anima."
Nel 2019 viene introdotta al mondo dell'intrattenimento sudcoreano, fatto di webdrama e kpop "iniziando col botto": Idol, dei Bts, è una canzone a dir poco esplosiva, dove l'artista si mette al centro parlando di autodeterminazione e amore per sé, "senza badare alle malelingue che lo volevano fermare. Una canzone potente "che sbatte sul muro della sua apatia."
Negli ultimi anni la frustrazione per una vita noiosa era cresciuta trasformandosi in insofferenza fino a sfociare in attacchi d'ansia.
Nel 2023 Elena abbraccia la psicoanalisi e dopo pochi mesi riprende il pennello in mano con la mente piena di idee, elaborazioni concrete dei suoi stati d'animo.
Poi la svolta, la possibilità di creare con tutti questi dipinti qualcosa di nuovo, di bello e di utile.
"Nasce così la MIA prima mostra d'arte, dove cerco di mostrarvi, con un linguaggio non verbale, tutto quello che sono e sento e che probabilmente, nella vostra vita, avete provato, provate o proverete, anche voi."