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di Aurora Vieriu

Intervistare un'artista è un sogno di molti. Ed è anche un immenso onore. All'inizio ti sembra pure facile. Magari pensi che hai già letto le cronache o hai visionato o seguito la carriera dell'artista che vuoi intervistare. Ma non è così. Appena digiti il numero di telefono, ti accorgi che la voce trema, per cui pensi di staccare e rinunciare, per paura di non essere all'altezza di una proposta del genere.
Ricordo che, tantissimi anni fa, il mio caporedattore da Campulung Moldovenesc - Romania, mi disse: "Aurora, ad un giornalista se gli chiudono la porta, entra dalla finestra".
Allora apriamo questa finestra per sentire una voce meravigliosa, che ho scoperto da un paio di mesi. Una voce lirica, una giovane e talentuosa mezzosoprano: Salvina Maesano. 

 

Stiamo vivendo la Settimana Santa, i giorni della Passione di Cristo, i giorni della Morte e della Resurrezione. Ma quali Legioni dell'esercito romano sono stati gli esecutori della condanna a morte di Gesù Cristo? Tanti gli studi e tante le ipotesi fra le quali, irrimediabilmente, si mescolano storia e leggenda.

 

di Arianna Di Presa

Il presente articolo è incentrato sulla voce del Cielo, una personificazione cosmica che contiene una delicata sfumatura letteraria. Il sommo Poeta Dante, Leopardi e Ungaretti si ispirano al cielo e alle nebule, motori fondamentali per consentire all’inchiostro di fluire ai vertici dell’orizzonte, come se venisse appena sfiorato dall’incommensurabile. La lirica e il cielo si incrociano in un legame indissolubile, dove i grandi quesiti esistenziali sembrano essere lo sfondo primordiale e sovraumano. Il cielo che narra e consola la desolazione, la speranza perduta, il mistero criptico dell’Aldilà, invisibile ad occhio nudo, ma in cui è possibile entrare attraverso lo stato meditativo del buio e i dolci pensieri che vagano come sogni inesplorati e divengono le culle per assimilarsi con la potenza del Creato.