TREVISO / Come un battito d’ali tra il Nulla e l’Infinito. La pittura di Nadia Ferrari
di Arianna Di Presa
Nadia Ferrari nasce ad Oderzo in provincia di Treviso. La sua vocazione per il colore si sviluppa a partire dalla tenera età fino a diventare una vera propria tecnica evolutiva, che conduce la sua pittura verso sguardi sempre più alti all’interno di numerose esposizioni locali e internazionali. I soggetti raffigurati dalla Ferrari, sono perlopiù donne, che nella loro sentita femminilità dimostrano una dignità tumultuosa, oppure invocano attenzione in relazione a tematiche sociali di grande valenza, come la violenza di genere, le vittime e gli orfani di guerra, il razzismo e ogni forma di pregiudizio radicato nella mentalità dell’uomo. La pittrice nel corso degli anni, perfeziona in maniera esponenziale la sua comunicazione cromatica, tale da conferire al fruitore un avvolgimento magnifico all’interno di un richiamo emotivo somigliante ad un battito d’ali tra il Nulla e l’Infinito.
Un’elevazione spirituale, dunque ,che trapela dall’incisione materica, all’interno di volti che sussurrano sofferenza e sembrano spostarsi verso una consapevolezza che fugge in un battito altisonante, la metafora concernente il processo catartico che compie il bruco poco prima di diventare una variopinta farfalla. È questo infatti, il messaggio ritmico di Nadia Ferrari, un dialogo emotivo silenzioso e al contempo, tremendo e assordante nel suo esplicitarsi attraverso spostamenti repentini che lei stessa riesce a mettere in evidenza in maniera estrema e lussureggiante, tanto da riuscire a concentrare l’istante mutevole nella potenza del gesto pittorico. In ultima analisi, l’Arte della Ferrari pertanto, costituisce un prologo da custodire al fine di scoprire delicatamente la partitura libera e delicata dell’anima.