Mantova/ Il vasto infinito del maestro d’arte Sergio Riviera
di Arianna Di Presa
Sergio Riviera vive e lavora a Suzzara in provincia di Mantova. È noto a livelli internazionali come il pittore dell’anima, in quanto riesce ad una velocità sublime a rendere partecipi i suoi fruitori all’interno di prati verdi, cascate e fiumi che inorgogliscono al profumo di delicati fiori.
Il maestro Riviera è conosciuto e ampiamente apprezzato dai critici d’arte più influenti, tra i quali Vittorio Sgarbi e Paolo Levi. Il vasto infinito perpetrato dal pittore è un vivo segnale di un’anima che non approda lungo nessun fondale, riuscendo ad affrontare con temperanza, ogni sconfitta oceanica, al fine di giungere verso il saluto al sole, un tramonto collettivo di eterna gratitudine che albeggia agli inizi di un luminoso giorno.
La luce si configura dunque, come la linea sottile che accarezza egregiamente ogni cromatismo dettagliato e perfetto, nel sinuoso ritmo sinfonico, preannunciando candide note d’intensa interiorità. Anima e Vita nella loro teatralità materica donano un’incommensurabile richiamo tra le radici dell’immenso, all’interno di praterie soffuse dall’incanto notturno accompagnato dal brusio delle lucciole e l’inserto pazzesco di un cielo che miscela il viola al blu etereo, come un’andatura angelica per la beatitudine terrena. Suoni e silenzi dentro anafore cromatiche rendono esplicito ogni istante intimo ed essenziale nella sua linfa vitale. Tutto tace e accade. Nulla avviene per caso. L’immensità si avverte inevitabile nelle urla mute del cielo, quando l’Universo diviene un pittore e un narratore, il portavoce fondamentale per ricercare la pienezza esistenziale a partire dall’ennesimo filo d’erba, solitario, tra le gocce di rugiada fino alla maestosità di ruscelli che scorrono nelle vene emotive.
M’inchino al sovente infinito come una goccia d’acqua
che trova ristoro nel barlume del sole.
Estasi e Beatitudine asciugano l’etereo sguardo di luminose lacrime.