Venezia/ Semiramide, la femminilità regale nell'arte di Nadia Ferrari
di Arianna Di Presa
Semiramide rivela il cuore inquieto di una donna in cerca di pace.
La sinuosità femminile è la caratteristica primordiale dell'opera di Nadia Ferrari, un pathos sventrato e ancestrale che coinvolge costantemente l'anima dei fruitori. Un messaggio fortemente analitico dove il pianto senza lacrime è calato nel vento fatale intriso nel dolce movimento dei capelli che si posano fragili sul viso. Una solitudine trafelata e dialogica che si dipana lungo le tessiture di un'interiorità sempre in disequilibrio tra le dolorose gioie e i fugaci successi. La regalità è la sfumatura ultima che funge da sfondo algoritmico per decantare emblemi poetici e sublimi all'insegna di una vita patita e avvertita nelle lugubri viscere del sentimento defunto e poi risorto.
L'opera è ora esposta presso la Venice Art Gallery all'esposizione collettiva "La Primavera nell'Arte" diretta dallo Storico e Critico d'Arte contemporanea Giorgio Gregorio Grasso.
< Semiramide>
Qualcosa l'aveva sventrata
nei palpiti ancestrali
a braccia aperte
nel suo bramoso petto
per cancellare remote calunnie
e lasciare la via maestra
alle vittorie poetiche,
emblemi insuperabili
profumati d'incantevole alloro,
regni sfarzosi
di regale interiorità.