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di Rita Scelfo

È stato presentato a Palermo il nuovo libro di Laura Ephrikian; la presentazione era prevista tempo addietro ma c’è stata una battuta d’arresto a causa delle restrizioni dovute al covid per cui la stessa è stata procrastinata.

Laura Ephrikian ha spaziato in vari campi: dal teatro, al cinema, alla televisione; ha sposato il cantante Gianni Morandi vivendo un amore bello, fresco, pulito, una favola che ci ha fatto sognare e dal loro matrimonio sono nati tre figli. Attualmente, impegnata anche nel sociale, si dedica alla pittura destinando il ricavato alla costruzione di pozzi in Kenia per rendere migliore la vita difficoltosa dei bambini di quei villaggi. 

 Questo libro, Laura, iniziò a pensarlo intorno ai 17 anni ma non lo scrisse per una forma di delicatezza e di rispetto verso la sua famiglia, per non svelarne i segreti. Ma la generosità dell’autrice è nota a tutti ed ecco che ci offre i vari frammenti della vita della sua famiglia attraverso le loro importanti esperienze che meritano di tradursi in “comunicazioni” con il lettore e, in particolare, con i suoi figli e i cari nipoti.

L’editing è stato curato dalla Dottoressa Lo Iacono che ha realizzato un lavoro certosino e dell’autrice dice: «Laura ammalia, ti prende, ti culla nei suoi scritti ed è bello leggere ciò che scrive».

Ma per scrivere è necessario avere qualcosa da dire e questo qualcosa è il risultato di tutta l’esperienza esistenziale e culturale dell’autrice che ha approfondito e analizzato, attraverso ricordi e testimonianze, tutte le cause che hanno alimentato, arricchito, esaltato, le vicissitudini dei suoi antenati. L’autrice, sempre attenta ai messaggi che ci vuole trasmettere, ci permette di cogliere aspetti e particolari della sua famiglia attraverso immagini storiche, storie dolorose, storie d’amore e tante vicende. E così leggiamo del bellissimo nonno Akop che riuscì a sfuggire nel 1915 al genocidio degli armeni; si salvò, forse, grazie ad un servo che lo aiutò e la scrittrice immagina il nonno che fugge spaventato cercando un riparo; arrivato a Venezia, venne curato dai frati Mechitaristi ma la vita aveva in serbo per lui una sorpresa: incontra quella che sarà la sua futura moglie, nonché nonna di Laura, e si spreta.

Ed ecco le figure delle nonne; l’una dura, ferma, “una donna perpendicolare”, l’altra “sapurita” alla quale l’autrice confidò, come ad una mamma, la prima delusione d’amore; caratteristica la figura, a pag.41/42 di Carniato, il factotum della famiglia, che pascolava le oche in smoking rosso, papillon rosso, scarpe rosse senza calze e l’ autrice era attratta dalle uova delle oche cercando tra la paglia la piuma che rimaneva attaccata.

A pag. 45 leggiamo della Villa di Anzano dove imperavano “poltrone antiche con cornici e braccioli di legno scolpiti e ricoperte con stoffe ricamate a piccolo punto e la credenza con tante pentole di rame; dentro si respirava un profumo di magnolie e di antichità”. Ed ecco che ritornano i ricordi lieti e malinconici, il tempo passato, le emozioni e i sentimenti rimasti nel cuore e nella memoria; anche un oggetto, infatti, il più semplice come ad esempio il medaglione che porta la nonna nella copertina del libro e che Laura indossava alla presentazione dello stesso, il servizio di piatti che piaceva alla nonna e che ora è a casa dell’ autrice, rimembra il passato con un riaffiorare e riproporsi di pensieri e sentimenti che si dipanano in un’affascinante sequenza di ricordi e immagini.

Ogni storia del libro è un racconto nel racconto descrivendo ciò che i suoi nonni hanno realmente fatto, pensato, sentito.

Non c’è nulla di inventato ma la scrittrice coglie e rende pubblico ciò che è stato, quello che è stato pensato, i sentimenti dei suoi avi.

E’ un libro che dà delle emozioni forti; ci sono storie che sembrano romanzi, storie di spessore - dice Massimo Benenato, figlio dell’attore palermitano Franco Franchi - che vanno raccontate perché può servire a scoprire come è Laura e come il lettore può interpretarle in quanto racchiudono aspetti della sua famiglia nel susseguirsi di avvenimenti nell’occhiello della vita.

L’averci offerto le pagine autobiografiche della sua famiglia, si pone il duplice scopo della scrittrice di accostare i suoi figli, i nipoti e il lettore alla scoperta della “donna” Laura, ad esperienze reali e di “illuminare” la loro vita dando ad essi la possibilità di captare una voce che dalle righe ti dice: “Fai tesoro di ciò che hai letto”.

 

 

 

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Info Autore
Rita Scelfo
Author: Rita Scelfo
Biografia:
Sono un’insegnante di Scuola Primaria di Palermo. Faccio parte dell'Associazione Ateneo di Danze dell'Ottocento; la passione per la Danza Storica mi ha permesso di conquistare il 1° posto ai Campionati Interregionali svoltisi a Palermo nel 05/2019. La vena poetica mi ha portato a comporre pensieri e versi tanto da convincermi a pubblicarli. La Trilogia “Frammenti di pensieri” è stata inserita nell’Antologia “Mi illumino di immenso” e recensita dall’Associazione per i beni e le attività culturali “Fondazione Mario Luzi”. Con "L’Animo ti parla” sono risultata finalista al Concorso Cet Scuola Autori di Mogol ricevendo la Pergamena Attestato di merito e l’inserimento nell'Antologia relativa. Ho partecipato alla V ediz. del Concorso di poesia “Il Parnaso - Premio Angelo La Vecchia” ricevendo una pergamena e l’inserimento nell'Antologia dei poeti contemporanei del Parnaso”. La mia Poesia “Luci ed ombre” è stata scelta da Alessandro Quasimodo per essere da lui letta, postata su youtube ed inserita nel libro “Quasimodo legge i poeti contemporanei”. Sempre con questa poesia ho avuto la Menzione d’ Onore al concorso “Premio letterario in onore di Eugenio Espejo”. Ho partecipato ai Concorsi: “Parole in fuga”, “La Panchina dei versi”, “Verrà il mattino ed avrà un tuo verso” ricevendo attestati di merito e inserimento nelle Antologie. Al Premio Internazionale Maria Cumani Quasimodo mi sono classificata al quarto posto con la Poesia “Frammenti di pensieri”. Con la lorica “Ricordi” ho partecipato al Concorso Premio di Poesia Circolare ricevendo un attestato di merito, la scultura del Maestro Nino Abbate e la pubblicazione sul giornale Buonanotte Taranto. Con “Dubbi e rivelazioni” mi sono classificata Terza al 2° Concorso Teseo di Milazzo. Ho partecipato con 2 poesie in lingua spagnola a 2 concorsi: “Poetas por la Palestina” “Ofensa terrestre de Palestina” e “El sol brillarà para Israa” . L' Associazione Culturale "L'Isola Felice" mi ha conferito il "Diploma De Honor Al Merito Cultural". Al Concorso “Magna Graecia” ho ottenuto diversi riconoscimenti e il premio Keramos. Sono stata inserita nell'Antologia dei Poeti e Scrtttori di Cefalu Art. La casa Editrice La Notizia mi ha conferito il Premio Speciale per la Critica Letteraria 2020 per i meriti letterari ottenuti nel 2020.
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