di Stefania Melani
TRA FINE 800 ed inizio 900 il SIMBOLISMO scopriva il dualismo fra bene e male, vita e morte. Anche Gabriele D’Annunzio scrive a questo proposito:
“L’Arte espanderà la sua nuova fioritura, originale e suprema, e lo farà in un’atmosfera di sogno...”
Il Simbolismo di cui Joan Brull fa parte, rappresenta una stagione intensa e sofferta della cultura europea.
È l’epoca in cui Freud scopre il ruolo dell’inconscio nell’agire umano e Nietzsche esalta il primato della libertà dionisiaca sulla disciplina sociale.
Questo movimento coinvolge artisti delle più varie tendenze che si propongono di non raffigurare la realtà come invece fanno gli Impressionisti, ma di trasfigurarla prendendo come simbolo il loro mondo interiore.
In genere il simbolo è un’allegoria; la morte, il peccato, la giovinezza e la vita. Comunque sia in fondo a tutto questi artisti simboleggiano il mondo profondo che è dentro l’uomo e comprende le passioni, le paure, le ossessioni, la sensualità.
Si rincorre per esorcizzarlo il terrore della morte e della limitatezza umana, la ricerca nella memoria della gioia e spensieratezza dell’infanzia, dell’adolescenza e della purezza perduta.
I simbolisti sono stati considerati dei folli, ma in realtà erano soltanto dei sognatori.
Sono fra i più importanti pittori impressionisti:
Gustave Moreau
Paul Gauguin
Arnold Bocklin
Gustav Klimt
Emile Bernard
Giovanni Segantini
Gaetano Previati
Giuseppe Pelizza da Volpedo.
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L’artista diceva di se’:
“Io seguo il mio istinto ed il mio cuore. Sono come la vita, la speranza, le delusioni, le gioie e le emozioni mi hanno fatta, senza riserve o ipocrisie.”
Joan Brull
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SULL’OPERA
Qui l’artista raffigura una donna seduta che osserva delle ninfe danzare su un lago.
La scena appare onirica ...ovattata...come sospesa, in un’atmosfera lirica e sognante, come un sospiro!
Delicatezza assoluta in quest’opera , cromie soavi e delicate incantano con le tonalità del grigio e del violetto.....proprio come fosse la scena di un sogno.
Si dipinge un mondo incantato appunto, dove il sogno può liberamente espandersi...in una dimensione di mistero. C’è molto bisogno di uscire senza riserva dalla vita del quotidiano...perché questo aiuta l’uomo a scrollarsi di dosso pesi opprimenti...
L’acqua ricorre spesso nei quadri dei simbolisti, come simbolo di vita e di purificazione, si riflette nel sentimento profondo dell’anima, dell’essenza delle cose e della vita.
Ancora una volta l’Arte ci viene in aiuto…..questa volta con le mani e la delicatezza di una donna come JOAN BRULL , senza ipocrisie lei ci porta in una dimensione sua, che lei sente ed ama per condividerla con noi spettatori di ogni epoca, sempre coinvolti.
Nella foto di copertina:
JOAN BRULL 1898
IL SOGNO
Olio su tela
IL SIMBOLISMO - L’arte del mistero e le sue donne.
JOAN BRULL
BARCELLONA 1863/1912