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di  Rita Scelfo

 

"Riprendiamoci la Vuccirìa" è il titolo che è stato dato alla manifestazione che si è svolta presso Piazza Caracciolo della Vuccirìa, il mercato storico di Palermo. Anticamente fu la più importante “piazza di grascia”, cioè il mercato di alimentari della Palermo vecchia; la chiamavano, infatti, la “Bucceria grande”, contrapponendola agli altri mercati minori.

La parola "Bucceria" deriva dal francese “Boucherie”, che significa macelleria. In questo mercato, infatti, si vendeva la carne, ma la parola Vuccirìa significa, in lingua siciliana: confusione, baccano, proprio per la confusione che facevano i venditori per magnificare le proprie merci.

Nel 1783 il viceré Caracciolo fece collocare al centro della piazza una fontana con 4 piccoli leoni che circondavano un obelisco. La piazza successivamente, in suo onore, si chiamò Piazza Caracciolo dove convergeva tutto il vociare di coloro che vendevano le merci.

La manifestazione "Riprendiamoci la Vuccirìa", un’iniziativa promossa e fortemente voluta dal Senatore Carmine Mancuso, ha visto Piazza Caracciolo gremita di persone e artisti di notevole spessore culturale riunitisi per fare " Scruscio" (rumore), per cercare di riscattare la Vuccirìa, in modo che possa ritornare al suo antico splendore e ad essere quel luogo caratteristico, iconico, emblematico e rappresentativo della cultura palermitana, ricordandolo come era prima, e come l'ha dipinta Guttuso nel suo famoso quadro.

 

 Il Senatore Mancuso

 

Il Senatore Mancuso, per questa occasione, ha invitato artisti e tutti quanti ad unirsi, a darsi la mano, per ridestare quell’icona della cultura palermitana al fine di valorizzare quegli aspetti più autentici ed appariscenti della Vuccirìa. Abbiamo ricordato immagini di un tempo, ricche e colorate, che ci hanno trascinato, con un caleidoscopio ed un collage di colori, in un simulacro di emozioni, in un’alchimia di sensazioni che hanno evocato un sentimento di nostalgìa e di malinconìa, sottolineando come il tempo abbia potuto trasformare un luogo così bello e tanto amato, in qualcosa di diverso, di nuovo, di meno autentico e irriconoscibile. Ha coordinato la manifestazione Cinzia Gizzi e Francesco Bertolino, mentre la Direzione artistica é di Salvatore di Grigoli. Tra gli Artisti si sono esibiti: il Maestro Mario Renzi, Federica Neglia soprano, Gino Carista (grande cabarettista e attore cinematografico, un pezzo di storia del teatro popolare), Lollo Franco (attore, regista teatrale e scenografo, con il suo monologo ha incantato tutti), Salvo Piparo.

La Duchessa Dottoressa Chiara Fici, Presidente della Biennale (BIST), promotrice di tanti importanti eventi che si svolgono in siti storici importanti - come ad esempio nel 2023 presso le Cantine Borboniche di Partinico e quest’anno presso la Sala Laurentina del Duomo di Trapani e al Museo Pitré di Palermo -, ha premiato il Senatore Carmine Mancuso come Eccellenza Siciliana con la seguente motivazione: "Al Senatore Carmine Mancuso, con la tua professione, il tuo amore, il tuo impegno quotidiano, rendi la tua Terra più degna e vibrante culturalmente e per aver creduto fortemente la Biennale Internazionale Sicily Trinacria, ti premia Eccellenza Siciliana”.

 

La Duchessa premia il Senatore Mancuso “ Eccellenza siciliana”

 

 

Salvo Piparo, aedo e attore cuntista, con il suo "Cuntu” (racconto), ha raccontato dell’antico splendore della Vuccirìa e dei suoi simboli. Ha narrato dei mercanti amalfitani, napoletani, pisani e genovesi che venivano a vendere le loro merci. Essi attaccavano le loro corde alla pigna argentea, situata nella fontana di Piazza del Garraffelli; pigna che oggi è di pietra, perché quella argentea è sparita; oppure, di quel coccodrillo appeso in una drogheria in via Argenteria 45, all’interno del quale erano state sistemate delle lampade che facevano brillare gli occhi dell’animale di un colore rosso fuoco.

 

Salvo Piparo con il suo "Cuntu"

 

Mario Renzi con il suo magico violino, dal quale si libravano note armoniose che hanno abbracciato gli animi in un’esplosione di emozioni; emozioni che sono state "condivisione e comunicazioni".

 

Il magico violino di Mario Renzi

 

Questo incontro voleva essere un misurarsi, un dialogo aperto finalizzato a rivalutare la magnificenza delle aree di quella realtà scomparsa tramite l’avvicinamento fra artisti e pubblico, per dare un contributo ad un progetto che ha un obiettivo importante, ma che richiede un lavoro continuativo, intriso di complessità e che riflette speranze che possano vincere tutte le difficoltà. Il Senatore Mancuso, ideatore dell'evento, ha spiegato: "La Vucciria, mercato storico, cuore pulsante della città, fa parte dei 4 mandamenti. Nel 1974, Renato Guttuso la immortalò dipingendo il suo famoso quadro”. Racconta Rocky, figlio di Benedetto Basile che gestiva il famoso Ristorante Shangai della Vuccirìa, il salotto di Palermo che tutti gli attori - come Carmelo Bene, Albertazzi, Giuliano Gemma, Nino Manfredi - , a fine spettacolo, dopo aver recitato al Teatro Biondo, vi si recavano a cena. Guttuso affittò una saletta di quel ristorante e faceva schizzi e disegni anche su fogli di carta che poi regalava. E, così, nacque il quadro “La Vuccirìa”, il racconto della vita vista in tutte le sue sfaccettature e attraverso un’osservazione coscienziosa di ogni angolo, della quotidianità di quel mercato, di una vita originale e semplice senza essere alonata o platinata, di quel profumo di vita, l’anima che abbraccia i cuori e arricchisce i nostri pensieri e i nostri ricordi. Tutto ciò ci riporta alla poetica del Verismo: <<Ritrarre direttamente dal vero>>, cioè l’osservazione minuta e meticolosa della realtà rappresentandola nella sua immediatezza.

 

 

 Qui c’era il famoso ristorante Shangai 

 

Guttuso e Carmelo Bene pranzano allo Shangai

 

Ma chi non conosce la Vuccirìa? Chi non è andato una sola volta, anche per curiosità, per fotografare quell’angolo caratteristico, quel venditore di pesci? Chi non è andato, da piccolo con la mamma, come dice Lollo Franco, a fare la spesa alla Vucciria? Ogni angolo era Poesia, ed ecco trepidanti sentimenti che fortemente emergono riportando alla memoria quei giorni, quegli attimi, quei ricordi assopiti nei nostri cuori e, così, le tante immagini che come un film scorrevano nei nostri cuori e ci accompagnavano, come un Virgilio dantesco, tra i viali colorati della nostra Vuccirìa.

Da ogni parte venivano a vedere questo luogo che incuriosiva i turisti, alimentando quell’incanto attraverso un tempio ricco di voci, di significati, di profumi, di colori e suoni.

 

 

Però, come dice il Senatore: "In questi anni c'è stato il totale degrado, una movida selvaggia. Troppi episodi di malamovida in città»  ed aggiunge: “Bisogna aiutare i commercianti a far ritornare la Vuccirìa agli antichi fasti. Poi, chiediamo che venga regolamentata la movida selvaggia e si realizzi, anche, l’angolo per il food e il beverage. I cittadini vogliono un cambiamento per poter fare, la sera, una passeggiata in questi luoghi senza ritrovarsi in mezzo ad un “Far West. I cittadini rivogliono il loro patrimonio culturale e storico. Questa sarà la prima di una serie di incursioni artistiche progettate per ridare alla Vucciria il suo carattere originario”.

I cittadini vogliono ritornare a “Quannu s’ asciucanu i balati da Vuccirìa”.

Questa era una frase tipica che si diceva di una cosa impossibile, che non si sarebbe mai avverata, così come non si asciugavano mai le balate (dall’arabo Balath), ossia la pavimentazione della Vuccirìa, perché i venditori bagnavano continuamente la merce e la vendita era continua.

CREDERCI SEMPRE E COMUNQUE!

 

Turisti sui caratteristici lapini in giro a scoprire i vari angoli della città, fra cui la Vuccirìa.

 *Le foto sono state gentilmente concesse dal Sig. Pippo Scarlata e dal Sig. Claudio Pezzillo

 

 

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Info Autore
Rita Scelfo
Author: Rita Scelfo
Biografia:
Sono un’insegnante di Scuola Primaria di Palermo. Faccio parte dell'Associazione Ateneo di Danze dell'Ottocento; la passione per la Danza Storica mi ha permesso di conquistare il 1° posto ai Campionati Interregionali svoltisi a Palermo nel 05/2019. La vena poetica mi ha portato a comporre pensieri e versi tanto da convincermi a pubblicarli. La Trilogia “Frammenti di pensieri” è stata inserita nell’Antologia “Mi illumino di immenso” e recensita dall’Associazione per i beni e le attività culturali “Fondazione Mario Luzi”. Con "L’Animo ti parla” sono risultata finalista al Concorso Cet Scuola Autori di Mogol ricevendo la Pergamena Attestato di merito e l’inserimento nell'Antologia relativa. Ho partecipato alla V ediz. del Concorso di poesia “Il Parnaso - Premio Angelo La Vecchia” ricevendo una pergamena e l’inserimento nell'Antologia dei poeti contemporanei del Parnaso”. La mia Poesia “Luci ed ombre” è stata scelta da Alessandro Quasimodo per essere da lui letta, postata su youtube ed inserita nel libro “Quasimodo legge i poeti contemporanei”. Sempre con questa poesia ho avuto la Menzione d’ Onore al concorso “Premio letterario in onore di Eugenio Espejo”. Ho partecipato ai Concorsi: “Parole in fuga”, “La Panchina dei versi”, “Verrà il mattino ed avrà un tuo verso” ricevendo attestati di merito e inserimento nelle Antologie. Al Premio Internazionale Maria Cumani Quasimodo mi sono classificata al quarto posto con la Poesia “Frammenti di pensieri”. Con la lorica “Ricordi” ho partecipato al Concorso Premio di Poesia Circolare ricevendo un attestato di merito, la scultura del Maestro Nino Abbate e la pubblicazione sul giornale Buonanotte Taranto. Con “Dubbi e rivelazioni” mi sono classificata Terza al 2° Concorso Teseo di Milazzo. Ho partecipato con 2 poesie in lingua spagnola a 2 concorsi: “Poetas por la Palestina” “Ofensa terrestre de Palestina” e “El sol brillarà para Israa” . L' Associazione Culturale "L'Isola Felice" mi ha conferito il "Diploma De Honor Al Merito Cultural". Al Concorso “Magna Graecia” ho ottenuto diversi riconoscimenti e il premio Keramos. Sono stata inserita nell'Antologia dei Poeti e Scrtttori di Cefalu Art. La casa Editrice La Notizia mi ha conferito il Premio Speciale per la Critica Letteraria 2020 per i meriti letterari ottenuti nel 2020.
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