di Massimo Reina
Il 6 dicembre 2024, la cittadina di Melilli è stata protagonista di un evento di grande rilievo culturale: la conferenza di lancio della Fondazione Museo Pino Valenti, un progetto ambizioso volto a restituire vitalità culturale e turistica alla comunità. L’incontro si è svolto presso l’Aula Consiliare "G.E. Rizzo" e ha visto la partecipazione di autorità locali, esponenti del mondo culturale, storici e appassionati, tutti attratti dalla proposta di un'iniziativa che punta a trasformare Melilli in un centro di riferimento culturale.
Ad aprire la serata è stato il dott. Rosario Cutrona, Presidente della Fondazione, che ha descritto l’obiettivo della Fondazione come una sfida per riscoprire il valore storico e artistico di Melilli, una cittadina che, pur avendo una storia che risale all’età del bronzo, è ancora considerata principalmente un centro industriale. "Melilli non è solo una cittadina industriale," ha dichiarato Cutrona, "ma un luogo con radici profonde, una storia che merita di essere riscoperta e valorizzata." Il progetto si propone di riscoprire e promuovere le bellezze artistiche e culturali locali, con particolare attenzione alla figura di Pino Valenti, il cui patrimonio artistico è al centro di questo ambizioso piano di valorizzazione.
Nel 2023, la Fondazione ha ricevuto il riconoscimento della personalità giuridica e, in meno di sei mesi, ha ottenuto significativi risultati, tra cui la valorizzazione della Pirrera di Sant’Antonio, uno dei luoghi storici di Melilli. Grazie a nuove modalità di gestione, questo sito ha attirato non solo turisti ma anche importanti finanziamenti, con cui è stato possibile ottenere 392mila euro destinati alla ristrutturazione di altri beni culturali e alla creazione di nuove offerte turistiche per Melilli. "Nel 2017, un traguardo come questo sembrava impensabile," ha aggiunto Cutrona, sottolineando come la presenza di Melilli su VivaTicket, con tre offerte turistiche, sia una conquista fondamentale per il futuro culturale del paese.
Il cuore pulsante della Fondazione è senza dubbio il patrimonio artistico di Pino Valenti, un artista melillese di fama nazionale che ha sempre creduto nelle potenzialità culturali del suo paese d'origine. La prof.ssa Violante Valenti, Direttore Artistico della Fondazione e figlia dell'artista, ha ricordato con commozione l’impegno e il talento di suo padre, sottolineando come la Fondazione non sia un’occasione di auto-celebrazione, ma piuttosto un progetto per “diventare un punto di riferimento per giovani, artisti e studiosi, collegando Melilli a un panorama culturale più ampio.” La prof.ssa Valenti ha inoltre affermato che la missione della Fondazione è quella di ispirare le nuove generazioni, dando loro radici culturali su cui costruire un futuro arricchente.
Il Museo della Fondazione, che è in fase di allestimento, ospiterà l’intera collezione di Pino Valenti, comprendente dipinti, disegni, bozzetti per sceneggiati RAI e altri materiali legati alla sua carriera. L’intento è non solo custodire il passato, ma anche fornire uno stimolo per il futuro. "Vogliamo che i giovani trovino qui radici e stimoli per sognare, partire e ritornare arricchiti," ha dichiarato Violante Valenti. La sua visione è che il museo diventi un "ponte per il futuro", dove il messaggio e il valore delle opere di suo padre possano vivere tra le generazioni, rendendo Melilli un punto di riferimento per la cultura.
Un altro intervento significativo è stato quello del sindaco, On. Giuseppe Carta, che ha ricordato come, poco prima della morte di Pino Valenti, l’artista gli avesse chiesto di portare avanti il progetto della Fondazione. "Pino mi fece promettere di dar vita a questa realtà, e chi mi conosce sa che mantengo le promesse," ha affermato con emozione. Carta ha poi parlato dell'importanza della "Norma Carta", una legge regionale che ha permesso di finanziare il progetto. La Fondazione, infatti, non si limita solo alla valorizzazione del patrimonio artistico, ma comprende anche progetti di restauro come quello della "Macchina dell’acqua" di Filippo Crescimanno, il recupero dell’Auditorium Emanuele Carta, e l’acquisto e la riapertura del teatro cittadino, che diventerà un polo culturale con 500 posti a sedere.
La serata si è conclusa con un emozionante contributo video di Alessandro Valenti, intitolato "Un sogno… una visione…", che ha tradotto in immagini e suoni l’essenza del progetto e, a seguire, il prezioso intervento di Giovanni Bonanno, storico dell’arte, che ha parlato del linguaggio epifanico delle opere di Pino Valenti, spiegando come esse rappresentino un "patrimonio di creatività" capace di elevare culturalmente e personalmente gli individui, con un focus particolare sui giovani. "Questo progetto rappresenta uno strumento per lo sviluppo culturale di Melilli e della Sicilia," ha dichiarato Bonanno, concludendo il suo intervento con una citazione di Henry Miller: "L'arte non insegna niente, tranne il senso della vita." Un messaggio che sintetizza perfettamente la missione della Fondazione: ispirare attraverso il genio creativo e rafforzare le radici culturali per costruire un futuro consapevole.