Pin It

 

di  Imma Pontecorvo

Procida è un’isola vulcanica nel Golfo di Napoli, che si distingue per le case color pastello, le barche di pescatori e i piccoli borghi arroccati nelle colline. L’isola è diventata famosa verso la fine degli anni Cinquanta grazie al libro L’Isola di Arturo, scritto da Elsa Morante, e a capolavori cinematografici come "Il postino" con Massimo Troisi e, in seguito, Il talento di Mr. Ripley con Matt Damon; ma anche grazie a Francesca e Nunziata, Mariti in affitto e infine Fuoco su di me.

Biglietto da visita dell’isola è Marina Grande, dove attraccano traghetti e aliscafi dalla terraferma.
Appena sbarcati, lo sguardo viene catturato dalle casette multicolore affacciate sul selciato e dalla cornice merlata del Palazzo Montefusco, che sorge proprio davanti al molo di approdo. Si tratta di un edificio costruito intorno al Dodicesimo secolo, detto “della catena”, perché un tempo il vialetto posteriore che portava al palazzo era sbarrato ai passanti da una catena, ma anche “merlato” per via della stupenda merlatura sovrastante.
Il palazzo, che in passato è stato a lungo dimora di sovrani e nobili, è divenuto poi un convento, per essere attualmente utilizzato come struttura residenziale.

PALAZZO MONTEFUSCO

Il borgo più antico di Procida, è Terra Murata, dal sapore medievale, costruito sul punto più alto dell’isola dove si può ammirare un panorama stupendo, con la vista della Marina della Corricella, caratteristica per le sue case dai colori accesi e diversi che servivano ai pescatori affinché riconoscessero dal mare la propria casa e scelto da Massimo Trosi per alcune scene del suo capolavoro “ Il Postino”, ultima pellicola girata prima della sua scomparsa.
Terra Murata prende il nome dalle mura che lo circondano, che sono state erette nel Cinquecento per proteggere la popolazione durante le scorrerie dei saraceni. La vita del borgo si svolgeva intorno all’Abbazia di San Michele Arcangelo, che ancora sorge sul suo promontorio a poco meno di un centinaio di metri a picco sul mare. Nata come monastero benedettino, successivamente – verso la fine del Quindicesimo secolo – fu intitolata a San Michele Arcangelo che è il patrono dell’isola.

TERRA MURATA

Edificio dominante della Terra Murata è il Palazzo d’Avalos, costruito sempre nel Cinquecento e trasformato in carcere nel 1830. L’edificio è visibile anche dalla terraferma e fu chiuso definitivamente solo nel 1988. Nel 2013 l’intero complesso è stato acquisito dal Comune di Procida per realizzarne un polo artistico-culturale di valenza internazionale che prevede anche una parte ricettiva. Lo scorso anno, infatti, presso le “Officine dei Misteri del Complesso” all’ interno del Palazzo è stata inaugurata la mostra “Il Postino dietro le quinte. I volti di Massimo Troisi” dedicata al celebre attore con l’esposizione di oggetti diventati dei simboli famosi come la celebre bicicletta del film “Il Postino”. 

PALAZZO D'AVALOS, la bicicletta de "Il Postino"

Da non perdere, poi, è il Monastero di Santa Margherita, un complesso che risale al Sedicesimo secolo, costruito con l’intento primario di accogliere i monaci domenicani provenienti dal cenobio di Santa Margherita Vecchia e diretti alla Chiaiolella. Nel 1956 la struttura subì grandi crolli soprattutto legati al cedimento degli archi volti a sorreggerla.
Nel 2012 si è concluso il restauro della chiesa, mentre quello del convento è ancora in fase di completamento. A oggi la chiesa ospita mostre ed eventi culturali.
L’anima antica di Procida è rappresentata, invece, da Casale Vascello, ubicato ai piedi di Terra murata, un insieme di abitazioni racchiuse in una corte interna creatasi a partire dal Cinquecento.
Una passeggiata all’interno del Casale è un vero e proprio tuffo nel passato: le case sono tuttora abitate e caratterizzate da diverse sfumature con tonalità pastello; è inoltre possibile ammirare l’architettura difensiva medievale, con i tipici “Vefi”, i balconi coperti da archi di origine araba, affacciati in un cortile comune, che si raggiungono tramite particolari scale definite a collo di giraffa. I “Vefi” sono spesso ornati da fioriere che i procidani riempiono di infiorescenze dai diversi profumi e colori vivaci.
Ispirato al romanzo di Alphonse De Lamartine, "Graziella" è la casa di Graziella, una casa-museo; il libro, ambientato a Procida nel 1800, narra la storia d’amore tra lo scrittore e una giovane procidana, e si ispira a un personaggio realmente esistito.

LA CASA DI GRAZIELLA

La visita all’interno di questa casa è molto suggestiva. La ricostruzione degli ambienti è molto curata e le tre sale raccontano la storia di come si viveva sull’isola nei tempi passati. Il cuore dell’abitazione è la cucina, ricostruita in ogni più piccolo particolare: la cucina a legno, il focolare, le stoviglie e le tovaglie da tavola. In questa sala trova inoltre posto anche una parete dedicata agli attrezzi degli antichi mestieri. Il salottino aristocratico accoglie, oltre al ritratto di Graziella, diversi abiti, un telaio, una macchina da cucire e uno scrittoio.
Nell’ultima sala, infine, è ricostruita la camera da letto con un inginocchiatoio, quadri e fotografie. Si può vedere anche la biancheria ricamata a mano e delle realizzazioni a uncinetto o con i ferri in colori chiari, tipici dell’abbigliamento delle isolane.
Questo Museo ha lo scopo di salvaguardare e tramandare la storia di Procida ai posteri, attraverso il mito di Graziella che visse e morì per amore.
Dal 2019 è possibile accedere alla Terrazza Panoramica, che è il punto più alto dell'isola da dove si possono ammirare i luoghi che furono d'ispirazione alla scrittrice Elsa Morante per la stesura del romanzo L'isola di Arturo, Premio Strega 1957.
Procida è anche un’isola ricca di spiagge, baie e insenature: tra queste possiamo annoverare, la Spiaggia della Lingua e quella della Silurenza, a ridosso del porto, e le spiagge di Ciraccio e della Chiaiolella, baie riparate con fondali limpidissimi, che offrono sole fino a tardi.
Sempre in questa zona si affaccia la celebre spiaggia del Pozzo Vecchio, chiamata anche la “Spiaggia del Postino”, su cui sono state girate alcune scene del celebre film del 1994, la più intensa, quella in cui Mario interpretato da Massimo Troisi e la bella Beatrice, da Mariagrazia Cucinotta, si incontrano e si innamorano per la prima volta.
Forte del suo fascino senza tempo, quest’incantevole isola, nell’anno 2022, è stata proclamata “Capitale italiana della Cultura ” con la realizzazione di 150 eventi in 330 giorni e 350 artisti provenienti da 45 Paesi.
Per quest’ estate 2024, Procida ha diffuso un nuovo e ampio calendario di eventi all’insegna dei concerti, della cultura, degli spettacoli e tanto altro, da non perdere assolutamente!

 

Pin It
Info Autore
Imma Pontecorvo
Author: Imma Pontecorvo
Biografia:
Imma Pontecorvo nasce a Vico Equense e vive a Piano di Sorrento, sulla Costiera Sorrentina. Consegue il diploma magistrale, seguito da quello tecnico commerciale, quindi la Laurea in Scienze dell’Educazione, indirizzo Educatore Professionale, presso l’Università Suor Orsola Benincasa, di Napoli. Accanto alla sua professione come docente non ha mai smesso di coltivare quella che è la sua più grande passione: la scrittura. Ama scrivere fin dai tempi dell’adolescenza e partecipando a concorsi letterari, sia a livello nazionale che internazionale, si è aggiudicata diversi premi e riconoscimenti. Vincitrice -nella sezione favola- al 4° Concorso Artistico Letterario Nazionale "Perdersi nell'amore" " promosso dall'Associazione "Atlantide" - Centro studi per le arti e la letteratura - Cosenza/Genova, 2020 con l'opera “Nico e il fantastico mondo del mare “, ha al suo attivo varie pubblicazioni che abbracciano diversi generi, dalle sillogi di poesie, ai romanzi rosa fino ai racconti di formazione per ragazzi. @immalibri
I Miei Articoli


Notizie