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di  Alda Leggieri

Spesso la memoria ritorna al passato lontano e fuoriescono immagini che si sono perse nel tempo e che portano commozione e gioia.

In uno splendido bosco, situato a Torre de’ Negri, piccola frazione in provincia di Pavia, molti anni fa esisteva una casa rurale con annessa legnaia, dimora dei miei nonni, Giuseppe e Maria. Si chiamava Casa Pescatori. Il nonno faceva il guardiacaccia, usciva la mattina con la sua divisa verde scuro, in testa il cappello con la piuma, in spalla il fucile, ai piedi un paio di stivaloni di gomma… e con la sua bicicletta girava per i boschi, attento che non ci fosse nessun cacciatore di frodo. La nonna, i suoi figli erano ormai adulti e lontani, badava alla casa, curava le oche e le galline…. A primavera raccoglieva le infiorescenze delle piante trasformate in fiocchi bianchi che volavano nell’aria, e ne faceva “piumoni” per ricoprire i letti di casa nel periodo invernale. Il riscaldamento era dato da una stufa a legna che non poteva riscaldare tutta la casa… erano altri tempi… più di mezzo secolo fa! Poco distante dalla casa scorreva il Po, maggiore fiume d’Italia, e molte volte io, bambinetta, con l’aiuto del nonno, salivo su un barcone ormeggiato a riva e, insieme, facevamo dei lunghi giri. Poi, un giorno, in seguito a grandi piogge, il livello dell’acqua incominciò a salire… di più… sempre di più... e noi fummo costretti ad abbandonare l’abitazione poiché non era più sicura. Ricordo che guardando la scala che dal piano terreno portava al piano di sopra, vedevo l’acqua che continuava a salire, gradino sopra gradino… e piccole bisce che si contorcevano e cercavano di arrampicarsi. Ero terribilmente spaventata… in casa eravamo solo io e la mia mamma, ma i soccorsi sotto forma di una grande barca ci permisero di scendere dalla finestra con l’aiuto di una scala a pioli. L’acqua però arrivò fino al tetto e la casa non fu più abitabile. I miei nonni si trasferirono in una zona più lontana dal fiume.
A distanza di anni, sono poi tornata in quei luoghi, ed è stato commovente osservare e ricordare… Ora è tutto bosco, dove un tempo sorgeva la casa ci sono solo lunghe fila di alberi….Ma il barcone arrugginito è ancora lì, accanto a una sponda in secca del fiume, a testimoniare ciò che un tempo è stato… è lì come a fare la guardia che nessuno tocchi e sposti nulla… è lì a proteggere i ricordi che il vento, il canto degli uccelli, unico segno di vita, trasmettono a chi, come me, in quei luoghi è stato molto felice.

 

 

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