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di Ivana Oriando

La guerra… questo grande mostro di cui gli adulti storpi di intelletto e  mancanti di audacia intellettiva ma pregni di un potere vile, se ne fanno scudo, nascondendosi dietro le sue armi, dietro i suoi missili e dietro le sue  bombe. Dissimulando la loro debolezza e la loro codardia per mezzo di una cravatta e di una giacca su una poltrona di velluto rosso, la cui restante forma è priva di spessore.

E difronte ad un impavido e laconico “Si” al prossimo lancio  missilistico, le parole ardite di un bambino di 9 anni, Anatoly, scritte in una dolorosa lettera per la madre morta mentre fuggiva da Hostomel, alle porte di Kiev (morta sul colpo nell’auto, uccisa dai russi, vivo solo il piccolo Anatoly), risuonano con forza: 

"Penso che questi 9 anni siano stati i migliori della mia vita. Ti sono molto grato per la mia infanzia. Sei la madre migliore del mondo e io non ti scorderò mai. Spero che tu sia felice in cielo e spero che tu vada in paradiso. Ci vedremo in paradiso. Proverò a fare il bravo bambino per venire in paradiso da te".

 

 

Si, Anatoly, nelle vesti non di scrittrice ma di madre, posso solo dirti che queste tue parole hanno reso fiero il coraggio e commosso i cuori di tutti ma soprattutto quello di tua madre.

Eh si… sei già un bravo bambino piccolo.

 

 

Nuove sanzioni contro la Russia varate dall’Europa, mentre le truppe di Putin mettono in opera un attacco missilistico contro la stazione ferroviaria di Kramatorsk. L’Unione Europa si è recata a Kiev con la von der Leyen e Borrell, portati poi da Zelensky a Bucha per vedere il volto crudele delle forze di Putin, con le esecuzioni sommarie, le fosse comuni e le violenze sulle donne ucraine

 

di Giovanni Macrì

“Il vino si fa anche con l’uva!” -  è un antico detto, tramandato da generazioni. Una leggenda metropolitana che narra la storia di un vecchio proprietario di una grossa cantina, che giacendo sul letto in punto di morte, chiamò i propri figli al suo cospetto. Pronto ad esalare l’ultimo respiro disse loro con voce tremula: “Figli miei, è arrivato il momento di confessarvi un grande segreto. Però vi raccomando di non farlo sapere a nessuno. Dovete sapere che il vino si fa anche con l’uva!”.
Forse ispirandosi a questo detto qualche titolare di cantine tenta di truffare gli ignari consumatori, vendendo al costo di neanche un euro un prodotto che è solo acqua e zucchero, spacciandolo per “vino”.

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