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di Monica Vendrame 

 

Oggi, 15 giugno, decade l’obbligo di indossare le mascherine al chiuso ma, visto l’aumento dei contagi, il governo ha prorogato l’obbligatorietà delle protezioni  fino al 30 settembre a bordo dei mezzi pubblici (treni, autobus, metropolitane ) , negli ospedali e nelle RSA.

 Per i dipendenti pubblici non c’è più la raccomandazione di usare la mascherina, per i privati l’obbligo rimane fino al 30 giugno.

Non c’è più l’obbligo vaccinale per gli over 50. Rimane l’obbligo vaccinale per il personale sanitario e per chi lavora nelle strutture sanitarie e per i dipendenti esterni delle Rsa. Questi dipendenti potranno entrare nel luogo di lavoro soltanto mostrando il green pass.

 Come già avviene in tutto il resto d’Europa, la decisione si ispira a un approccio di prudenza.

Lo scenario epidemiologico, in continua evoluzione, prevede  un aumento dei contagi per effetto delle sottovarianti di Omicron  che, come avverte “Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie”, diventeranno dominanti in tutta l’Ue. In Lombardia, ad esempio, negli ultimi sette giorni, i casi di Covid-19 sono aumentati del 48 %

Stop, invece, dal 16 giugno di indossare le protezioni al cinema, teatri, eventi sportivi e musicali al chiuso. Agli Esami di stato e a quelli di terza media, verrà meno l’obbligo di utilizzarla, ma solo raccomandata. Le scuole dovranno aspettare, comunque,  una circolare esplicativa del Ministero dell’istruzione che fornisca  le indicazioni del caso.

 Questo il parere del Professor Matteo Bassetti, Direttore della Clinica Malattie Infettive Ospedale Policlinico San Martino di Genova:

 “Credo che noi dovremmo andare nella direzione di una forte raccomandazione, cioè che le persone anziane, le persone fragili è bene che la utilizzino appropriatamente. Usciamo da questa logica di obbligo e andiamo nella direzione di una forte raccomandazione. D’altronde siamo l’unico paese europeo ad avere ancora queste restrizioni e questi obblighi" - ed aggiunge -  "La preoccupazione deve continuare ad esserci nella misura in cui l’aumento dei contagi portasse ad un aumento delle forme gravi. Questa variante è sicuramente più contagiosa, ma non causa più facilmente una polmonite o dei quadri gravi. Quindi, finché si tratta di un aumento di persone che hanno sviluppato un raffreddore e/o con delle forme influenzali, non occorre preoccuparsi. Nei Paesi in cui Omicron 5 sta circolando, come Spagna, Portogallo, Germania, non ha dato dei problemi significativi a livello ospedaliero Si pensi anche al sud Africa, da dove è partita,  che già dopo 8 settimane si è conclusa la sua V  fase."

 

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Info Autore
Monica Vendrame
Author: Monica Vendrame
Biografia:
Vivo a Pegli (Genova). Sono vicepresidente dell'Associazione culturale "Atlantide - Centro studi nazionale per le arti e la letteratura" e promuovo eventi culturali. Sono redattrice del quotidiano online "La voce agli italiani" e collaboro con il periodico "La voce del Savuto". Amo il teatro e la lettura.
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