Colors: Blue Color

 

di Giovanni Macrì

“Il vino si fa anche con l’uva!” -  è un antico detto, tramandato da generazioni. Una leggenda metropolitana che narra la storia di un vecchio proprietario di una grossa cantina, che giacendo sul letto in punto di morte, chiamò i propri figli al suo cospetto. Pronto ad esalare l’ultimo respiro disse loro con voce tremula: “Figli miei, è arrivato il momento di confessarvi un grande segreto. Però vi raccomando di non farlo sapere a nessuno. Dovete sapere che il vino si fa anche con l’uva!”.
Forse ispirandosi a questo detto qualche titolare di cantine tenta di truffare gli ignari consumatori, vendendo al costo di neanche un euro un prodotto che è solo acqua e zucchero, spacciandolo per “vino”.

 

Continuano i ritrovamenti macabri nelle località abbandonate dai russi, che dopo averne assunto il controllo si sono ritirati e i crimini commessi dalle forze di Putin aumentano: uccisioni sommarie, corpi gettati in fosse comuni, torture, stupri di donne poi date alle fiamme, oltre all’utilizzo nei raid di Mosca, che colpiscono anche asili, scuole e ospedali, anche di bombe a grappolo e al fosforo. Oggi Zelensky, il presidente ucraino, parlerà all’Onu alle ore 16 italiane.

 

L’onda di sdegno per quanto successo a Bucha e che probabilmente, purtroppo, potrebbe replicarsi in altre località conquistate dai russi e poi abbandonate, sta montando sempre più nell’opinione pubblica occidentale: nuove sanzioni ci saranno per Mosca, così come hanno dichiarato i vertici europei e statunitensi, ma il Cremlino non ha alcuna intenzione di mollare la presa, concentrando ora i suoi sforzi per prendersi tutto il Donbass e poi arrivare da sud verso occidente a Odessa, con l’obiettivo di chiudere lo sbocco a mare dell’Ucraina e avere il controllo da parte russa di buonissima parte del mar Nero.

Notizie