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Il presidente Sergio Mattarella, intervenuto al Foro Italico di Palermo, in occasione dell’anniversario della strage di Capaci ha dichiarato: «Sono trascorsi trent’anni da quel terribile 23 maggio allorché la storia della nostra Repubblica sembrò fermarsi come annientata dal dolore e dalla paura. Il silenzio assordante dopo l’inaudito boato rappresenta in maniera efficace il disorientamento che provò il Paese di fronte a quell’agguato senza precedenti, in cui persero la vita Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani». 

 

Il gruppo hacker Legion e non il collettivo russo Killnet sarebbe il responsabile dell’ultimo attacco informatico contro siti istituzionali italiani. Come forma di ritorsione, avrebbe quindi stilato una nuova lista di obiettivi italiani da colpire, come gli indirizzi web di Milano Malpensa, aeroporto di Rimini, Milano Linate, aeroporto di Genova, aeroporto di Bergamo,

Geasar, Italiatren e il sito della Difesa, secondo l'agenziadi stampa AdnKronos, che stanno avendo problemi. Al momento, questi siti risulterebbero quasi tutti irraggiungibili. Il sito del Ministero della Difesa avrebbe presentato problemi di connettività al server principale (in via di risoluzione).

Fonti qualificate specificano però che si tratta di attacchi Ddos, “azioni dimostrative”, “fastidiose” che rallentano il flusso e creano disservizi senza però penetrare i sistemi e intaccare i dati. I responsabili della Cyber Defense che monitorano costantemente i flussi stanno intervenendo per respingere i plurimi tentativi di accesso al sito.

La situazione è al momento sotto controllo.

Gli attacchi hacker di tipo Ddos in corso da ieri contro siti web di istituzioni e pubbliche amministrazioni non intaccano i dati. Lo riferisce l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale spiegando che “questi attacchi, benché possano rendere indisponibili i siti per un certo periodo di tempo ad utenti legittimi creando alcuni disagi, non intaccano la integrità e la confidenzialità delle informazioni e dei sistemi colpiti a differenza, ad esempio, di un attacco di tipo ransomware”.

 

 

Molte volte il premier Mario Draghi ha richiamato all’ordine la sua maggioranza. Più o meno plateali e più o meno rischiosi per la tenuta del governo. Ma il doppio passaggio di ieri e oggi sul ddl concorrenza, prima con il Cdm lampo per autorizzare la fiducia sul provvedimento e poi con la lettera al presidente del Senato Elisabetta Casellati per sbloccare i lavori parlamentari, segna un salto di qualità nella dialettica con le forze politiche che dovrebbero sostenerlo e che invece agli occhi del premier continuano a litigare come se non ci fossero scadenze inderogabili.

 

Riceviamo e pubblichiamo nota stampa

Come si ricorderà questo servizio fu definito dalla promotrice, la Sen. Rosa Silvana Abate, un " treno sociale" in quanto nasce per servire aree disagiate, in primis l'Arco Jonico che non può beneficiare di nessun altro collegamento per il resto d'Italia.

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