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di  Ettore Zanca 

 

So quanto sia pesante per le donne sentirsi dire ogni 6 gennaio "auguri" per la Befana.

Diciamo che gli uomini che lo fanno concorrono contemporaneamente a: battuta più originale del secolo, medaglia alla galanteria, menzione speciale alla sopravvivenza se la battuta viene fatta a poca distanza dalla donna. Sappiamo che non fa ridere ma molti di noi non resistono a farla. Sfidano la sorte e la morte. Sperando poi che l'otto marzo quando ci ripresentiamo con i fiori loro si siano scordate. Ma ricordano. Tutto. Perfino che sapore avevano le paste che hanno mangiato alla loro comunione. Figuriamoci una battuta più recente dell'ultima volta che non abbiamo trovato i calzini nel primo cassetto.
Non sapevo che in alcuni paesi irlandesi, il 6 gennaio è noto come "il Natale delle donne". A Cork e nella contea di Kerry, il giorno dell'Epifania le donne devono riposarsi e non fare assolutamente nulla. Le incombenze spettano a compagni e coniugi vari. Anzi, loro si organizzano per uscire in compagnia femminile e andare nei pub a festeggiare. E sì, si fanno gli auguri alle donne. Ma di buon Natale speciale.
Ecco. Sarebbe il caso per noi uomini di smettere di avere sprezzo del pericolo e cominciare a coltivare la nostra sopravvivenza. Dalla prossima epifania stupiamo le donne augurando "Buon Natale tutto tuo". Importiamo questa festa, tanto abbiamo già in dotazione Halloween. Una più, una meno. Chissà. Potremmo anche essere guardati con più indulgenza e non sentirci recriminare cosa abbiamo fatto il 30 settembre del 1998.
Anche perché non ne abbiamo la più pallida idea e al nostro chiedere lumi loro rispondono sempre "lo sai benissimo cos'hai fatto, non insistere". Teniamocela cara per il prossimo 6 gennaio 2026 che già di sicuro tanti di voi l'hanno scafazzata fraricia, sentendosi spiritosi con messaggi in chat all'alba di "buona befana". Poi, se riescono a sedurre quanto un bradipo con la flatulenza, non si spiegano perché.

 

 

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Info Autore
ETTORE ZANCA
Author: ETTORE ZANCA
Biografia:
Ettore Zanca, nato a Palermo nel 1971. Laureato in giurisprudenza, consulente di comunicazione e diritto, insegna storytelling emozionale e sportivo per corsi di comunicazione, aziende e per la didattica scolastica. Cura progetti di narrativa per pazienti pediatrici e ragazzi autistici insieme ad aziende ospedaliere di eccellenza. Ha collaborato come storyteller a progetti ospedalieri di comunicazione per L'istituto Giannina Gaslini, la fondazione Gaslininsieme ETS, PAFVG, Progetto autismo Friuli venezia Giulia, L'ospedale Bonino Pulejo di Messina, La Content e Power Speaking. Ha collaborato come consulente per i contenuti narrativi e come giurista d'impresa con varie aziende del settore edile, legale, vinicolo, HR e risorse umane, con studi di architettura e nel settore dell'abbigliamento oltre che occuparsi di contenuti come autore nel settore dell'informazione sportiva e calcistica in particolare. Tiene corsi di scrittura e sul valore emozionale della narrazione social e sull'importanza etica dei contenuti e come migliorarli. firmatario del manifesto etico contro la comunicazione ostile sul web. Ha scritto Zupì e gli infedeli, la favola di Don Pino Puglisi e Vent’anni per Coppola Edizioni, con cui ha vinto il premio per la legalità Torre dell’orologio 2012. Ha vinto il premio speciale Fame di Parole della Società Italiana di Psicologia e Criminologia con il racconto Meglio Essere Peter Parker, sui disturbi alimentari. Ha scritto i racconti Oltre la linea bianca e La giostra della memoria per Urban Apnea Edizioni, Zisa Football Club per Cartacanta e Stiamo arrivando per Gemma Edizioni. Collabora con Repubblica, Corriere dello Sport, Guerin Sportivo, Tuttomercato Web e StadioNews 24. Ha partecipato alla stesura dell'inno ufficiale del Palermo Calcio scritto da Lello Analfino dei Tinturia. Il suo racconto in onore delle vittime del Ponte Morandi, Tutta in un ponte la mia gatta, è stato inserito nella mostra Quella volta sul ponte, a Palazzo Ducale a Genova. Inserito nella Mappa Letteraria del Comune di Palermo, con il racconto dedicato alla strage di Via D’Amelio, Goffredo. Con Ianieri Edizioni ha pubblicato il libro E vissero tutti feriti e contenti. Il suo secondo romanzo è stato Santa Muerte, sempre con Ianieri con cui ha vinto il premio Etnabook 2020 del Presidente della Giuria. Il suo terzo romanzo, uscito nel 2022, è L’Oceano oltre la rete, edito da Arkadia. Si occupa di web reputation e di consulenza nei temi di diritto per vari settori della comunicazione. In particolare per: uso dei social media per aziende e per i dipendenti, i profili sanzionatori individuali e aziendali. Elabora strategie di comunicazione multilivello per fundraising, e creazione di strutture narrative per campagne di donazione e volontariato nel terzo settore. Nel 2024 ha dato vita a uno spettacolo con Emilio Limone e Diego Colaiori, "I nostri ricordi", dedicato al calcio, alle maglie da gioco e alla storia degli anni '80 e ha partecipato allo spettacolo "Sanremo tra le note e la storia" rappresentando il Festival di Sanremo presente.
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