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 Un sentito omaggio alle vittime dell'alluvione di Valencia

 

di  Ettore Zanca 

 

Qualche giorno fa ho visto questa cosa qui. È la maglia del Levante, serie B spagnola, la seconda squadra di Valencia. La maglia è stata indossata già infangata e non per caso. I calciatori l’hanno indossata così per giocare la prima partita dopo l’alluvione devastante creato dalla DANA, 223 morti e 78 dispersi. Un fenomeno che ha un nome dolce e femminile ma è l’acronimo di un cataclisma. Vuole rendere omaggio alle vittime e a chi a Valencia si è sporcato le mani per strappare vite e respiri dalla melma.
La maglia non è stata molto pubblicizzata quando è stata “droppata”, ovvero mostrata, come si usa dire tra gli influencers. Fa più effetto una maglia di moda di qualche squadrone che una così.

Però a me ha fatto riflettere. Mi commuove che dei perfetti estranei, solo perché è necessario, per un proprio codice morale,  si prendono cura di chi è sotto il fango, di qualunque natura esso sia.
Non solo quello concreto, come eroicamente hanno fatto in Spagna, anche chi ha a cuore la salute altrui e non lascia nulla di intentato. Chi dice verità brutali se servono ad andare avanti. Chi non ti molla di un centimetro, anche quando le piene della tua vita ti stanno portando altrove.
Perché a volte sembra banale. Ma basta un niente perché le prospettive di vita, i programmi, le andate al mare, abbiano un brusco “basta così”. E lì conta solo chi davvero chi sa tirare fuori dal fango le anime in un soffio. E a quelli io dico grazie. Per me, per chi ancora ci crede che questo mondo in fondo si basa sulle vite da intrecciare se tutto crolla.
Le maglie saranno messe all’asta per aiutare la popolazione valenciana e avranno la scritta “in omaggio a tutti coloro che ci saranno quando ne avremo bisogno”. Ecco perché sarebbe stato bello che magari “i collectors” che spopolano sui social ne avessero parlato. E invece due righe e amen.
Ah. Ovviamente sono diventato tifoso del Levante. Così. Per simpatia e fango. E perché sono grato a quelli che ci saranno quando ne avrò bisogno.

 

 

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Info Autore
ETTORE ZANCA
Author: ETTORE ZANCA
Biografia:
Ettore Zanca, nato a Palermo nel 1971. Laureato in giurisprudenza, consulente di comunicazione e diritto, insegna storytelling emozionale e sportivo per corsi di comunicazione, aziende e per la didattica scolastica. Cura progetti di narrativa per pazienti pediatrici e ragazzi autistici insieme ad aziende ospedaliere di eccellenza. Ha collaborato come storyteller a progetti ospedalieri di comunicazione per L'istituto Giannina Gaslini, la fondazione Gaslininsieme ETS, PAFVG, Progetto autismo Friuli venezia Giulia, L'ospedale Bonino Pulejo di Messina, La Content e Power Speaking. Ha collaborato come consulente per i contenuti narrativi e come giurista d'impresa con varie aziende del settore edile, legale, vinicolo, HR e risorse umane, con studi di architettura e nel settore dell'abbigliamento oltre che occuparsi di contenuti come autore nel settore dell'informazione sportiva e calcistica in particolare. Tiene corsi di scrittura e sul valore emozionale della narrazione social e sull'importanza etica dei contenuti e come migliorarli. firmatario del manifesto etico contro la comunicazione ostile sul web. Ha scritto Zupì e gli infedeli, la favola di Don Pino Puglisi e Vent’anni per Coppola Edizioni, con cui ha vinto il premio per la legalità Torre dell’orologio 2012. Ha vinto il premio speciale Fame di Parole della Società Italiana di Psicologia e Criminologia con il racconto Meglio Essere Peter Parker, sui disturbi alimentari. Ha scritto i racconti Oltre la linea bianca e La giostra della memoria per Urban Apnea Edizioni, Zisa Football Club per Cartacanta e Stiamo arrivando per Gemma Edizioni. Collabora con Repubblica, Corriere dello Sport, Guerin Sportivo, Tuttomercato Web e StadioNews 24. Ha partecipato alla stesura dell'inno ufficiale del Palermo Calcio scritto da Lello Analfino dei Tinturia. Il suo racconto in onore delle vittime del Ponte Morandi, Tutta in un ponte la mia gatta, è stato inserito nella mostra Quella volta sul ponte, a Palazzo Ducale a Genova. Inserito nella Mappa Letteraria del Comune di Palermo, con il racconto dedicato alla strage di Via D’Amelio, Goffredo. Con Ianieri Edizioni ha pubblicato il libro E vissero tutti feriti e contenti. Il suo secondo romanzo è stato Santa Muerte, sempre con Ianieri con cui ha vinto il premio Etnabook 2020 del Presidente della Giuria. Il suo terzo romanzo, uscito nel 2022, è L’Oceano oltre la rete, edito da Arkadia. Si occupa di web reputation e di consulenza nei temi di diritto per vari settori della comunicazione. In particolare per: uso dei social media per aziende e per i dipendenti, i profili sanzionatori individuali e aziendali. Elabora strategie di comunicazione multilivello per fundraising, e creazione di strutture narrative per campagne di donazione e volontariato nel terzo settore. Nel 2024 ha dato vita a uno spettacolo con Emilio Limone e Diego Colaiori, "I nostri ricordi", dedicato al calcio, alle maglie da gioco e alla storia degli anni '80 e ha partecipato allo spettacolo "Sanremo tra le note e la storia" rappresentando il Festival di Sanremo presente.
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