di Imma Pontecorvo
È sul promontorio di Punta Capo che si trovano i Bagni della Regina Giovanna: una vera e propria oasi naturale a pochissimi passi dalla meravigliosa Sorrento.
Non solo bellezze mozzafiato e relax, si tratta di un sito ricco di storia e di cultura tutta da scoprire.
Il Promontorio di Punta Capo, in particolare, è descritto dal punto di vista storico, geografico e culturale come uno dei luoghi più suggestivi della penisola sorrentina; lo stesso si estende nel Mar Tirreno come una vera e propria estensione naturale delle scogliere tipiche della costa, offrendo a chi voglia visitarlo una vista panoramica senza eguali dal Golfo di Napoli sino all’isola di Capri.
Il paesaggio rappresenta il connubio perfetto tra la vegetazione mediterranea e le rocce calcaree; i pini marittimi così come gli ulivi secolari dominano l’intero promontorio, creando quell’atmosfera di tranquillità e pace che, ad oggi, è difficile trovare altrove.
Altro elemento d’interesse turistico sono certamente le scogliere di Punta Capo; le stesse, modellate nel corso del tempo dall’azione del vento e delle onde del mare, hanno assunto forme irregolari quanto affascinanti, con grotte ed insenature che possono essere visitate con tour organizzati in barca, soprattutto nella stagione estiva.
Il nome “Bagni della Regina Giovanna” è storicamente legato alla figura di Giovanna d’Angiò (anche conosciuta con il nome di Giovanna I di Napoli), sovrana del Regno di Napoli nel XIV secolo, la cui immagine trasmessa sino ai giorni nostri è quella di una donna dal grande fascino e carisma. Apparteneva alla dinastia angioina, una delle più potenti di quell’epoca i cui legami si estendevano in tutta l’Europa. Divenne, poi, regina di Napoli nel 1343 come erede diretta del trono di suo nonno, Roberto d’Angiò.
È la tradizione a narrare che proprio la Regina, tra il 1371 e il 1435, amava recarsi presso i bagni, un luogo sensazionale, ma intimo, per rilassarsi e trovare un po' di pace lontana dalla corte. In effetti, in questo luogo, la natura fa da padrona, circondata da acque cristalline non molto profonde.
La leggenda narra che proprio presso i Bagni la Regina incontrasse i suoi amanti: la posizione piuttosto appartata giocava sicuramente a suo favore ed è proprio questo racconto popolare ad aver conferito al luogo un alone di romanticismo e mistero capace di attrarre visitatori e studiosi da tutto il mondo.
Certo è, però, che i Bagni Regina Giovanna non sono solo leggenda, anzi, sono sempre stati eletti come luogo di straordinaria rilevanza archeologica in virtù dei resti della Villa Romana risalente al I secolo a. C. di Pollio Felice. I Bagni, infatti, si trovano vicino alla Villa che si estende per circa 30mila mq, oggi visibile, sebbene ammirandone solo i suoi resti che ne sono una testimonianza.
Resti della Villa Romana di Pollio Felice
La villa era stata progettata affinché il panorama circostante potesse essere ancor più valorizzato: presentava, infatti, delle grandi terrazze che si affacciavano direttamente sul mare e una scala che conduceva proprio presso l’insenatura naturale dei Bagni della Regina Giovanna.
La storia ci racconta che l’abitazione era formata da un atrio, con le sue colonne, da pavimenti a mosaico e grandi affreschi ; si distingueva in due aree principali, una attigua al mare ed una più collinare. Nulla è lasciato al caso: la disposizione della struttura, di fatto, testimonia come la progettazione fosse avvenuta per garantire alla domus il corretto approvvigionamento d’acqua.
Sappiamo che un’area della Villa è stata costruita successivamente: quella del porticciolo, con l’obiettivo di connetterla alla terra ferma più agevolmente.
Nel 1955, proprio in virtù della bellezza del posto, i Bagni Regina Giovanna sono stati scelti come uno dei diversi luoghi della costiera sorrentina in cui sono state girate delle scene del Film “Pane amore e…” di Sophia Loren e Vittorio de Sica, ricevendo così ancor più lustro di quanto già ne avesse.
Ad oggi è meta di tantissimi visitatori, l’insenatura naturale che si trova ai Bagni della Regina è completamente gratuita, sebbene il suo ingresso sia contingentato soprattutto nei periodi di maggior affluenza. Per evitare il sovraffollamento, si consiglia di visitare l’oasi naturale nei mesi di giugno e luglio, così come per godere di un panorama mozzafiato con maggiore tranquillità e, se possibile, al mattino o al tramonto.
Per arrivarci sono possibili due diversi percorsi: via mare, giungendo direttamente all’insenatura oppure tramite un’escursione a piedi di 20-30 minuti. La passeggiata verso i Bagni Regina Giovanna è un toccasana per chi voglia ammirare la natura e lasciarsi alle spalle il traffico cittadino.
Scorcio dei Bagni della Regina Giovanna