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di Imma Pontecorvo

Nella penisola sorrentina, oltre il promontorio di Punta San Vincenzo, si trova un antico borgo marinaro chiamato Marina Grande, a cui si può accedere solo attraverso due “ingressi”: il primo è la porta di accesso tradizionale, via terra; il secondo parte invece direttamente dal mare.

La porta, a doppio arco, è costruita in tufo e roccia calcarea, e trae le sue origini nell’epoca preromana, testimoniando l’antichissima storia del luogo, oltre alle tecniche di costruzione che venivano utilizzate all’epoca, come la celebre “isodoma”, che sfruttava blocchi dalla forma squadrata.
La storia di Marina Grande è, dunque, una storia secolare, che vide, tra le altre cose, anche un’invasione turca. Accadde nel 1558, quando la sera del 13 giugno la flotta al comando dell’ammiraglio ottomano Pialì Pascià attaccò e invase la Penisola Sorrentina. Il tutto fu possibile, secondo la ricostruzione dei fatti, anche grazie a un tradimento: pare infatti che la porta di Marina Grande era sempre controllata e presieduta da alcuni soldati; il 13 giugno, però, il servo che la sorvegliava tese una trappola al suo signore e fece entrare gli invasori.

ANTICA PORTA di Marina Grande

Il borgo è abitato ancora oggi da pescatori molto legati alle antiche tradizioni, le stesse che si tramandano da generazioni; gente umile, che cammina a piedi nudi tra le barche in secca, seduti per terra o su uno sgabello di legno intenti a riammagliare – come si dice nel gergo del posto – una rete e che accolgono con un sorriso qualsiasi visitatore.
Tra le tradizioni tipiche della zona e ovviamente legate al mare, troviamo l’antica arte della costruzione del “Gozzo Sorrentino”, un’imbarcazione a remi con vela latina e con poppa e prua a forma aguzza, che oggi è affidata all’azienda storica dei fratelli Aprea, presente da oltre due secoli e marchio di garanzia. I cantieri sono ubicati a ridosso del borgo che, pur se con linee più innovative, custodiscono la tradizione artigianale dei maestri d’ascia.

GOZZO SORRENTINO

Legatissima dunque alla tradizione marinara, ma anche a quella religiosa, la cittadina ha nella chiesa di Sant’Anna il luogo di ritrovo della comunità di pescatori, devotissimi alla santa. Si tratta di un edificio costruito proprio per volontà dei pescatori locali, eretto al centro del borgo, sopra un fiume che passa proprio di lì prima di sfociare nel mare. Dal punto di vista architettonico, la chiesa di Sant’Anna si erge su un’unica navata dalla forma rettangolare, con una tipica volta a botte e un’abside semicircolare; ai lati vi sono due nicchie e sull’altare maggiore si ammira una statua dedicata proprio alla santa. La facciata è suddivisa in tre parti e in quella centrale vi è la porta d’accesso con due colonne munite di capitelli.
Qui, ogni 26 luglio, i turisti possono assistere a grandi festeggiamenti in onore di Sant’Anna. Nelle celebrazioni viene coinvolta l’intera comunità, tanto che le celebrazioni vanno avanti per giorni. Durante la serata finale, poi, si tiene sempre un meraviglioso spettacolo pirotecnico che illumina angolo dopo angolo l’intera costa.

STATUA DI SANT'ANNA

Per i turisti soprattutto, assistere ai festeggiamenti in onore di Sant’Anna, è un’occasione unica. Essendo lei prorettrice delle partorienti, durante la festa le stesse ricevono quello che è comunemente definito “fazzoletto”, un simbolo del parto e di buono auspicio per il nascituro.
Ma Marina Grande gode anche di un paesaggio da sogno, che ne ha fatto – e ne fa tuttora – la location ideale di numerosi film. Il più celebre di tutti è “Pane, amore e…”, pellicola del 1955 diretta da Dino Risi, con attori di fama internazionale quali Sofia Loren e Vittorio De Sica. Il film, grazie al suo enorme successo, ha dato anche un notevole impulso allo sviluppo turistico della zona, accrescendo ulteriormente l’ammirazione già esistente da parte dei visitatori.

SOPHIA LOREN nel film "Pane, amore e... " alla Marina Grande

 Questo fenomeno ha innescato un’espansione significativa delle attività economiche locali, con l’apertura di numerosi ristoranti che sono tra i più attrattivi di tutta la Costiera Sorrentina, e questo non solo per i deliziosi piatti tipici a base di pesce dai sapori autentici, ma anche per l’ambiente unico in cui sono immersi. Vantaggio inconfutabile è che la maggior parte dei ristoranti si trova in una cornice incantevole, da cui si può godere una cena al tramonto con annessa vista mozzafiato sul Golfo di Napoli, ascoltando il suono rilassante delle onde che si infrangono sulla riva.
Per tutte queste ragioni è innegabile che il borgo di Marina Grande offre un’esperienza meravigliosa, diventando nel corso del tempo una meta turistica imperdibile.

 

 

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Info Autore
Imma Pontecorvo
Author: Imma Pontecorvo
Biografia:
Imma Pontecorvo nasce a Vico Equense e vive a Piano di Sorrento, sulla Costiera Sorrentina. Consegue il diploma magistrale, seguito da quello tecnico commerciale, quindi la Laurea in Scienze dell’Educazione, indirizzo Educatore Professionale, presso l’Università Suor Orsola Benincasa, di Napoli. Accanto alla sua professione come docente non ha mai smesso di coltivare quella che è la sua più grande passione: la scrittura. Ama scrivere fin dai tempi dell’adolescenza e partecipando a concorsi letterari, sia a livello nazionale che internazionale, si è aggiudicata diversi premi e riconoscimenti. Vincitrice -nella sezione favola- al 4° Concorso Artistico Letterario Nazionale "Perdersi nell'amore" " promosso dall'Associazione "Atlantide" - Centro studi per le arti e la letteratura - Cosenza/Genova, 2020 con l'opera “Nico e il fantastico mondo del mare “, ha al suo attivo varie pubblicazioni che abbracciano diversi generi, dalle sillogi di poesie, ai romanzi rosa fino ai racconti di formazione per ragazzi. @immalibri
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