di Roberta Mezzabarba
Come diceva Walt Disney?
Se puoi sognarlo puoi farlo!
Ecco a Sant’Angelo la fiaba è diventata realtà e ha salvato un paese.
Sant’Angelo di Roccalvecce, fino a pochi anni fa, era soltanto una minuscola e piuttosto anonima frazione di Viterbo: cento abitanti, tutti anziani, che rischiava di diventare un altro dei tanti paesi fantasma, disseminati lungo l’italico stivale.
I giovani lasciavano il paese in cerca di lavoro e chi rimaneva non aveva le forze per occuparsi delle strade, delle piazze, della vita di questo piccolo borgo nella Tuscia viterbese.
Un borgo senza veri monumenti di interesse, sperduto e dimenticato di da qualche tempo parlano i media nazionali, e che spopola sui social e attira visitatori da tutta Italia.
A Sant’Angelo di Roccalvecce è tornata la felicità, come quando la vita scorreva spensierata tra i ciliegi che costituiscono la principale produzione agricola della zona.
Ma come è stato possibile?
Grazie a un progetto di Street Art su un tema che colpisce dritto al cuore grandi e piccoli: la favola, il mito, la leggenda.
E così il piccolo centro si trasforma in “Sant’Angelo il Paese delle Fiabe”.
Gianluca Chiovelli presidente dell’Associazione Culturale Arte e Spettacolo (ACAS), insieme a sorella Paola e al cugino Alessandro, propone ai cittadini di trasformare Sant’Angelo in un libro, un magico libro delle fiabe. Un progetto a impatto zero, che coinvolge anche artisti e artigiani della provincia.
Il primo murale viene inaugurato nel novembre del 2017 e forse, quasi come augurio, la nuova storia di Sant’Angelo inizia da Alice nel paese delle meraviglie, nella piazza principale.
Se si osserva bene l’orologio nel murales segna le 11 e 27, perché il murale è stato inaugurato il 27 novembre e se girate l’angolo, sempre dipinti, trovate due bambini, che tirano una corda e fanno cadere il velo per rivelare l’opera al mondo.
Una volta partito il progetto l’entusiasmo cresce e i murales si moltiplicano: ne erano previsti dodici, ma subito diventano venti ed oggi ce ne sono trentasei.
E sparpagliati nel paese troverete anche installazioni, sculture, bassorilievi, edicole, mosaici (altre dodici opere) sempre ispirati al tema della fantasia.
Nemmeno il Covid-19 ha fermato il progetto, che anzi nel 2020 ha continuato ad arricchirsi di nuove opere.
Negli ultimi anni, talentuosi e affermati artisti e artiste hanno realizzato, sulle facciate e sui muri delle vecchie case, spettacolari murales con i più vari soggetti fiabeschi e fantastici.
Tra essi, spiccano fiabe universalmente conosciute come Alice nel paese delle meraviglie, Pinocchio, La bella addormentata, il brutto anatroccolo, Cenerentola, Peter Pan, Biancaneve e i sette nani, La bella e la bestia, Il gatto con gli stivali.
Ma anche Le fate di Avalon, La piccola fiammiferaia, Hansel e Gretel, I musicanti di Brema, Alì Babà e i quaranta ladroni, La spada nella roccia, Mignolina, Il soldatino di stagno, Il pifferaio magico.
Non mancano anche soggetti di noti romanzi come Il Piccolo Principe, Don Chisciotte, Il giro del mondo in ottanta giorni, Il libro della giungla.
Non manca nemmeno lo shakespeariano Sogno di una notte di mezza estate.
E molte altre opere sono in programma, per rendere sempre più Sant’Angelo un borgo felice e, soprattutto, vivo.