di Monica Vendrame
Non sorprende che le prime persone che hanno ammirato questo "neonato volante", nel parco "Gardens by the Bay" di Singapore, siano rimaste piacevolmente meravigliate e sbalordite.
Ciò che i titoli dei giornali chiamavano "L'invasione del bambino gigante" era in realtà un'installazione artistica chiamata "Planet" dello scultore Marc Quinn. E' una scultura stupefacente, in bronzo e acciaio, verniciata di bianco, lunga 10 metri, alta 3 metri, dal peso di 7 tonnellate. L'opera, una vera e propria impresa di ingegneria, regge tutto il suo equilibrio sulla mano destra del "bebè, dando l'impressione che la figura del piccolo fluttui nell'aria.
La statua dell'artista, raffigurante suo figlio all'epoca di 7 mesi, è stata la sua prima creazione ad essere installata permanentemente in Asia.
Nelle parole di Quinn, la scultura esprime un paradosso:"E' estremamente pesante, eppure il bronzo appare senza peso. E nonostante sia straordinariamente grande, rappresenta anche un’immagine di vulnerabilità. È sia un riflesso di noi stessi che della terra su cui viviamo”.