di Lorenzo Ugolini
LA PALLATA
La torre della pallata, conosciuta come la Pallata, è una torre di mattoni di origine medioevale alta 32 metri, ubicata nel centro storico di Brescia.
Il nome della torre “Pallata” sembra risalire alla deformazione di Pallade riferito alla dea Atena, forse per l’utilizzo di materiale di epoca romana per la sua costruzione.
Altre fonti dicono che il nome "pallata" proviene da una palizzata eretta come difesa.
La torre fu costruita nel 1254 nel quartiere bresciano di San Giovanni, è a basamento quadrato in pietra di Botticino, a protezione della Porta di San Giovanni posta sulla prima cinta muraria medioevale. È l'unica struttura fortilizia di questa cinta sopravvissuta fino ad oggi.
Dopo l'assedio di Enrico VII di Lussemburgo (1311), la torre fu utilizzata per altre funzioni tra cui quella di contenere la cassa del Comune, come possono testimoniare fatti quali il saccheggio del Tesoro del Monte di Pietà, che era custodito all'interno della Pallata.
Nel XV secolo vengono aggiunti altri elementi ornamentali, quali l'orologio nel 1461, o nella parte superiore, i merli in cotto e la torricella, aggiunti tra il 1476 e il 1481.
La fontana della Pallata, sul lato occidentale della torre, è presente dal 1597, una fontana realizzata da Antonio Carra, architetto trentino, e dal veronese
Valentino Bonesini, su progetto di Pier Maria Bagnadore.
La fontana è formata da una composizione architettonica nella quale sono inserite quattro statue allegoriche, di cui le due in basso rappresentano le divinità dei due fiumi principali di Brescia: il Mella (a sinistra) e il Garza
(a destra). Altre versioni attribuiscono queste due figure alle allegorie rispettivamente del lago di Garda e del lago d'Iseo.